Al Teatro Manzoni Ambra va alla Guerra dei Roses: quando la coppia si distrugge

Al Teatro Manzoni Ambra va alla Guerra dei Roses: quando la coppia si distrugge

di Ferro Cosentini
Ogni guerra coniugale è diversa dalle altre, ma lo è anche la singola guerra stessa. Dipende da chi dei due combattenti la racconta o, anche, da come viene raccontata. Ad esempio “La Guerra dei Roses”, piccolo grande capolavoro della commedia nera, è stato un libro (di Warren Adler), un film di grande successo di fine anni ‘80 (Michael Douglas e Kathleen Turner protagonisti, regia di Danny DeVito) e, oggi, una piéce teatrale. A portarla sul palco è il regista e attore Filippo Dini, che ha affidato i celebri ruoli di moglie e marito in guerra a Ambra Angiolini e Matteo Cremon. Attesi al Teatro Manzoni da questa sera i due attori, noti al grande pubblico più per motivi cine-televisivi che teatrali, sanno molto bene che, questa volta, con le leggi dello schermo non si deve nemmeno flirtare.

Lo spiega bene Ambra Angiolini: «Il film viveva sul montaggio e sui primi piani – spiega l’attrice romana – addirittura trionfava negli sguardi di sfida dei protagonisti: in teatro tutto ciò non può esistere.
L’intuizione di Filippo Dini è stata quella di non risparmiare sulla ricca scenografia e fare in modo che la casa fosse protagonista con noi: la casa cambia insieme al nostro rapporto. E finisce, letteralmente, all’inferno». Un rapporto che, molti sanno, è quello di una coppia che passa dall’innamoramento al naufragio di un matrimonio dove lei si è sempre sacrificata per dare modo a lui di fare carriera. Finché dice basta. «Il segreto della commedia è quello di mostrare il dolore che c’è dietro alle risate: – spiega Ambra – se si trattasse di una semplice cronaca di dispetti feroci fra marito e moglie, nulla avrebbe senso». Ambra, si sa, non ama parlare della propria vita privata, eppure si concede una battuta: “Quando il mio ex compagno (il cantante Francesco Renga, ndr) è venuto alla prima rappresentazione gli ho detto: hai visto cos’hai rischiato? Con me non è successo». 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2017, 23:30
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