Meningite, 16enne calciatore non vaccinato in terapia intensiva: contattati i compagni per la profilassi

Meningite, 16enne calciatore non vaccinato in terapia intensiva: contattati i compagni per la profilassi
Un caso di meningite da menigococco di tipo B è stato confermato dal Laboratorio di immunologia dell'azienda ospedaliero-universitaria Meyer di Firenze in un ragazzo di 16 anni residente a Santa Croce sull'Arno, nel Pisano, ricoverato in Terapia intensiva all'ospedale San Giuseppe di Empoli. Il giovane non era vaccinato per il meningococco B, riferiscono dall'Ausl Toscana Centro. La profilassi antibiotica preventiva è stata già somministrata a familiari e conoscenti. Saranno contattati per sottoporsi alla terapia anche gli alunni e gli insegnanti della classe frequentata dall'adolescente all'Istituto professionale Checchi di Fucecchio. Poiché il ragazzino gioca in una squadra di calcio di Santa Croce, l'azienda sta inoltre procedendo a contattare i compagni per la profilassi.

Anziana legata al letto in ospedale in mezzo a urina e sangue


Il ragazzo - si legge in una nota dell'Ausl Centro - ha accusato da ieri malessere con vomito e cefalea, in nottata è stato portato al Pronto soccorso del San Giuseppe e subito sottoposto agli accertamenti e alle cure del caso. L'Unità funzionale di Igiene pubblica di Empoli del Dipartimento di Prevenzione ha immediatamente attivato l'inchiesta epidemiologica e le procedure per la profilassi sulle persone che nei giorni scorsi hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con il paziente, perché solo per questi - precisa l'azienda sanitaria - è necessaria la copertura antibiotica. Il meningococco è un batterio che non vive nell'ambiente, prosegue l'Ausl.

Pertanto, al di là della profilassi dei soli contatti stretti, non sono necessari ulteriori provvedimenti, né occorre procedere a pulizie particolari o a disinfezione degli ambienti frequentati dal malato, né chiudere la scuola o sospendere le attività scolastiche.
Nel territorio dell'ex Asl 11 toscana si tratta del «primo caso di malattia meningococcica che si verifica nel 2018. Si ricorda - prosegue l'azienda - che il meningococco B è un microrganismo diverso rispetto al meningococco C responsabile dei casi verificatisi in Toscana nel biennio 2015-2016, e che il caso in questione è una meningite che, pur nella gravità, ha generalmente una prognosi migliore rispetto alla sepsi. Sporadici e isolati casi di tale infezione avvengono pressoché ogni anno. Si ricorda infine che la vaccinazione anti meningococco B è inserita nel calendario vaccinale dell'infanzia ed è offerta gratuitamente a tutti i bambini nati a partire dal 1 gennaio 2014 e ai soggetti di qualsiasi età affetti da alcune patologie a rischio».

Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Dicembre 2018, 20:45
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