Corinaldo, ecco chi è il ragazzo dello spray: castano, esile e già segnalato. Incubo baby gang

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di Emilio Orlando
Alto un metro e settanta, capelli castano chiaro, corporatura esile. In passato, riferiscono fonti non ufficiali è stato già segnalato alle autorità per atti vandalici ed episodi violenti. E' la descrizione del ragazzino, che secondo i testimoni che venerdì sera si trovavano dentro la discoteca Lanterna azzurra a Corinaldo, avrebbe spruzzato lo spray urticante al “Capsicum”, principio attivo del peperoncino, provocando il panico tra i presenti che avvertivano i sintomi di soffocamento e che ha poi portato alla tragedia che ha visto la morte di sei persone ed il ferimento di quasi cento avventori di cui sette giovanissimi che ancora lottano tra la vita e la morte. I carabinieri del comando provinciale di Ancona, insieme alla polizia della questura hanno identificato il presunto responsabile dopo aver ascoltato quasi ottanta testimonianze, tutte concordi nel riferire che pochi minuti prima che scoppiasse il panico generale tra i presenti, il minorenne immortalato anche in alcune foto scattate con gli smarth phone, avrebbe utilizzato una bomboletta al peperoncino, con cui era solito intimorire i coetanei per rapinarli.

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Gli inquirenti stanno accertanto anche il coinvolgimento di altri ragazzini. Si sospetta infatti che ci si trovi di fronte ad una “baby gang”, che da tempo seminava il panico tra i ragazzi rapinandoli di tutti i loro averi. Proprio in queste ore, polizia e carabinieri stanno esaminando decine di denuncie fatte nelle zone limitrofe a Corinaldo nei mesi scorsi, dove diversi adolescenti erano rimasti vittime di rapine e furti ad opera di loro coetanei ed in cui venivano  immobilizzati sotto la minaccia dello spray al peperoncino. La circostanza della rapina avvenuta dentro la discoteca poco prima dell' inizio del concerto è anche confermata da uno dei Dj della sala da ballo:«Stavo fumando nella sala di sotto, con la porta di emergenza aperta - dice  Marco Cecchini. Ad un certo punto è arrivato un ragazzo dall'area fumatori e mi riferì che poco prima gli avevano rubato la catenina. Io gli ho chiesto chi era stato e lui mi ha risposto di non saperlo ma che era un ragazzo che ha spruzzato uno spray al peperoncino». Proprio in quel momento secondo le drammatiche testimonianze dei presenti sarebbe scoppiato il panico tra la folla. L' assenza di un sistema di video sorveglianza interno alla “Lanterna Azzurra” complica le operazioni di identificazione, ma la collaborazione dei ragazzi presenti e dei loro genitori, fanno sapere gli inquirenti, è stata molto proficua.


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Tutti hanno dimostrato un grosso senso civico ed hanno consegnato spontaneamente centinaia di fotografie  e di video agli investigatori, per contribuire a smascherare i farabbutti che hanno causato l' immane tragedia. 
Intanto dal punto di vista giudiziario, all' orizzone si profilano grossi guai per i titolati della «Lanterna Azzurra».  A breve verranno iscritti nel registro degli indagati con l' accusa di omicidio colposo plurimo. La discoteca era stata già oggetto in passato di controlli e multe salate. Ad ottobre del 2017 la commissione di vigilanza sui locali di spettacolo con i vigili del fuoco, diretti dall' ingegnere Dino Poggiali avevano stabilito la chiusura della struttura per una serie di irregolarità sull’impianto elettrico e sulle norme di sicurezza sia per la mancanza di segnalatica che indicava le vie di fuga in caso d' emergenza che per gli estintori antincendio non revisionati.  La guardia di finanza durante un pattuglione coordinato per in controllo degli esercizi pubblici a febbraio scorso aveva sanzionato e segnalato all' ispettorato del lavoro la proprietà del locale per l' utilizzo  di dipendenti non in regola. Secondo quanto scoperto dalle fiamme gialle, Alberto Micci “dominus” della “Lanterna Azzurra” utilizzava personale senza contratto: su trentuno dipendenti che vi lavoravano ventitre erano in nero.


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Intanto è giallo  sulla quatità esatta dei biglietti venduti e sul numero delle persone presenti dentro la struttura prima della tragedia. In un primo momento si era parlato di quasi duemila persone, tenuto conto anche delle prevendite acquistate su internet sui siti specializzati. Nel primo pomeriggio di ieri, la procura di Ancona aveva conteggiato circa mille e quattrocento biglietti venduti ed infine oggi   il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona Cristian Carrozza ha fornito un altro dato dichiarando:«Sono 680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati». Mentre secondo il dj set di Sfera Ebbasta:«La capienza della sala del concerto è di 459 persone, due le sale aperte al piano terra, mentre quella interrata non era fruibile. La cifra di diffusa ieri di circa 1.400 biglietti si basava sui numeri delle matrici». I carabinieri stanno verificando se qualcuno abbia venduto biglietti con le matrici clonate. 


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Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Dicembre 2018, 21:27
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