Sfera Ebbasta chi è il rapper che ostenta denaro ed eccessi

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di Rita Vecchio
Sfera Ebbasta non ha dubbi: si sente una Rockstar. E non è solo il titolo che usa per il suo nuovo album in uscita oggi. Eccessi, lusso, successo, donne: «È questo il bello. Dal non avere un euro ad avere tutto. Da ragazzo che viene dal nulla a uno che è riuscito a fare tanto. Sono un esempio».

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Il rapper con i denti d'oro dell'hinterland milanese (all'anagrafe Gionata Boschetti, classe '92) che sogna gli stadi e che di Sanremo non ne vuole sentire parlare se non per condurlo lui e svecchiarlo totalmente, non si vergogna di cantare nei suoi testi tra rap e rock quello che è diventato. «Se non sono io Trap King, chi lo è?». Un kalashnikov tatuato in faccia con la punta di una penna («a simboleggiare che le mie rime colpiscono», dice spiegandone uno dei tanti che ha), vestiti firmati e orologi brillantinati. «Il lusso? Non mi manca. Le canzoni parlano della realtà che vivo. Se cantassi lo spaccio o il posto umile dove sono nato, non risponderebbe a quello che sono diventato. La musica è il riassunto del mio cambiamento. Nel prossimo disco magari fallisco e torno a parlare di palazzi e spaccio. Spero di no».

IL TITOLO
E sul titolo del disco, Rockstar, spiega: «Sarebbe stato troppo riduttivo chiamarlo Trapstar. Il rock si è perso. Il rap è il nuovo rock». L'album prodotto da Charlie Charles, sarà anche nella versione internazionale (Uber feat. Miami Yacine, Bancomat feat. Tinie Tempah, 20 Collane feat. Rich The Kid, Tran Tran feat. Lary Over). «Questo disco è top in Italia e in America».

Nei pezzi cita Xanax e droghe leggere, ma «invito a non farne uso. Rispondo sui social cercando di trasmettere un esempio. Ognuno ha i suoi eccessi, ma se conosci qualcuno che si è distrutto non puoi scherzarci». La politica? «Non ne capisco nulla. E quindi non mi espongo». Mentre sulla novità delle classifiche dei dischi e sul diritto d'autore commenta: «Era ora che arrivasse la svolta: artisti facevano i fighi con canzoncine, voglio vedere adesso chi riderà. Io per ora faccio numeri da paura». Da aprile il tour (a Roma il 4 maggio all'Orion), che promette essere «epocale ed estremo. Magari un palco con la mia gigantografia?». Chissà. Ma di sicuro non baderà a spese.
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Dicembre 2018, 11:22
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