Giuseppe Balboni trovato morto in un pozzo a 16 anni: minorenne confessa l'omicidio. Ha sparato con la pistola del padre

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Giuseppe Balboni, il ragazzo di 16 anni scomparso lo scorso 17 settembre nel modenese, è stato ritrovato morto in un pozzo. Un minorenne ha confessato nel corso di un interrogatorio l'omicidio. La Procura per i minorenni di Bologna emetterà un provvedimento di fermo con l'accusa di omicidio.

Giuseppe Balboni era scomparso dalla sua abitazione di Zocca, immediata la mobilitazione della famiglia per ritrovarlo: erano in corso le ricerche anche con l'ausilio dei cani molecolari. Il giovane è stato trovato morto a Castello di Serravalle, nel Bolognese, in località Tiola.

 
 

L'omicidio è stato commesso con una pistola legalmente detenuta dal padre del ragazzo che ha confessato il delitto. È quanto si apprende dai carabinieri che indagano sul caso. Le cause del gesto sono ancora in corso di accertamento, mentre il decreto di fermo nei confronti del coetaneo della vittima è stato effettivamente emesso dalla Procura per i minori.
Il ragazzo era scomparso da lunedì 17 settembre e impegnati nelle ricerche erano i carabinieri e i vigili del fuoco. All'alba di lunedì mattina era uscito di casa e da allora non si avevano più notizie del 16enne. Era stato ritrovato il suo scooter Phantom F12 rosso, in sella al quale si era allontanato, proprio a Castello di Serravalle, in provincia di Bologna. Il mezzo era nei pressi di una fontana, coperto da foglie. I genitori avevano fornito informazioni lanciando un appello per ritrovare il ragazzo anche sui social. Della scomparsa del 16enne si era occupata anche la trasmissione della Rai «Chi l'ha visto».




Un mazzo di fiori gialli appoggiato da quattro ragazzi a una staccionata vicino al luogo del ritrovamento del cadavere. Così gli amici e coetanei di Giuseppe lo hanno voluto ricordare. Lunedì avrebbe dovuto iniziare a frequentare il primo anno di un istituto tecnico di Bologna. 

«Abbiamo seguito le ricerche che purtroppo sono finite in modo tragico». Lo dice il sindaco del Comune bolognese di Valsamoggia Daniele Ruscigno, che ha fatto le condoglianze ai familiari del ragazzo. «Viveva a Zocca, ma aveva la compagnia di amici nel nostro territorio. In questi giorni abbiamo seguito le ricerche di concerto con le prefetture di Modena e Bologna, con i carabinieri, i vigili del fuoco e la nostra polizia municipale». La zona del ritrovamento, spiega il primo cittadino, è un territorio di calanchi, con qualche casolare isolato, ma «non so chi abbia scoperto il corpo».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Settembre 2018, 10:17
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