Paga il benzinaio con le monetine, lui lo minaccia con una pistola

Paga il benzinaio con le monetine, lui lo minaccia con una pistola
Il cliente paga il pieno di 9,72 euro con gli spiccioli e l’operaio del distributore si arrabbia. Scatta un litigio e spunta pure una pistola. È stato proprio l’addetto ad estrarla minacciando il cliente che si era fermato sulla Statale all’altezza del Ciarnin per fare rifornimento. Si tratta di un 49enne di Ancona che, al momento di pagare i 9,72 euro, ha consegnato una banconota da 20 euro e 72 centesimi in monetine. Il benzinaio non ha voluto i 72 centesimi e li ha lanciati contro il cliente.

 

Ne è seguita una discussione e a un certo punto il benzinaio ha estratto una pistola. L’ha puntata contro il cliente dicendogli “Vattene”. L’uomo, spaventato, si è allontanato in tutta fretta: una volta al sicuro, ha chiamato i carabinieri raccontando l’accaduto. I militari sono subito intervenuti sul posto e, dopo aver perquisito il 65enne, che risiede in zona ma non a Senigallia, hanno trovato una pistola scacciacani con otto cartucce inserite ma caricata a salve e altre 38 munizioni invece custodite in ufficio. L’addetto è stato denunciato per minacce aggravate, reato procedibile d’ufficio. Pistola e munizioni sono state sequestrate. Sotto choc il cliente che ha temuto per la propria incolumità come ha raccontato ai carabinieri, subito intervenuti con due pattuglie. 

Giornate davvero strane negli impianti di rifornimento negli ultimi tempi. La settimana è iniziata con due episodi che hanno preoccupato gli addetti ai lavori. Prima a Serra de’ Conti un cliente ha insultato e poi rischiato di investire uno dei gestori nella fuga. Si era arrabbiato perché nell’aprire lo sportello per fare rifornimento si era accorto che la targhetta con su scritta la scadenza della revisione delle bombole era sporca. Ha quindi provato a pulirla, ma lui si è arrabbiato e ha iniziato a insultarlo. Ne è scaturito un diverbio concluso con la fuga del cliente prima di fare rifornimento. Uno dei gestori era davanti all’auto quando è ripartita di fretta e solo il fratello, che lo ha allontanato con un gesto fulmineo, ha scongiurato il peggio. 
Il precedente 
Sempre lunedì, circa un’ora più tardi, lo stesso cliente ha avuto una discussione con l’operaio di un altro impianto di rifornimento di Senigallia. Anche in questo caso si è arrabbiato perché voleva pulire la targhetta della revisione. Era sporca e non si leggeva. Senza verificarla sarebbe stato troppo pericoloso fare il pieno. Alla fine, tra un insulto e l’altro, ha acconsentito e ha fatto rifornimento. 

Tornando all’operaio 65enne, che ha estratto la pistola e che è stato denunciato dai carabinieri, si è difeso dicendo che voleva solo spaventare il cliente, lamentandosi del fatto che non era accettabile ricevere tante monete per il pagamento di una cifra elevata. Per mettere fine alla discussione aveva estratto l’arma ma ha assicurato che non aveva intenzione di sparare. Un gesto grave per il quale i militari non ha voluto accettare scuse. La denuncia è scattata d’ufficio e la pistola, una scacciacani molto simile alla Beretta in dotazione agli stessi carabinieri, è stata sequestrata. Non necessitava del porto d’armi.
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Settembre 2018, 09:48
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