Si è pensato subito ad un barbaro omicidio ma la vicenda ha presentato fin da subito molti punti oscuri e segni contraddittori, ancora da chiarire. L'attenzione degli investigatori si è inizialmente concentrata sui figli dell'uomo - trovati nella casa dell'orrore e rimasti all'interno con gli inquirenti - uno dei quali sarebbe un poliziotto sospeso dal servizio e con problemi di dipendenza da alcol. Da qui l'ipotesi che uno dei figli avesse litigato con il genitore e l'avesse ucciso in un momento di raptus. Ma questa pista non è ancora certa, sull'intera vicenda aleggia il sospetto di un suicidio.
L'unica dichiarazione rilasciata dalla pm Torresin è stata la seguente: «Sono in corso accertamenti, al momento non escludono ipotesi suicidiaria, altro non posso dirvi».
In questi istanti il medico legale sta procedendo con le prime verifiche sul corpo della vittima - è stata trovata un'unica, profonda e ampia, ferita da arma da taglio con eviscerazione - gli inquirenti nel frattempo cercano di ricostruire cosa sia avvenuto nella casa di via Cjanet da questa mattina fino al momento della morte di Rizzotti. L'arma che lo ha ucciso è stata trovata nell'abitazione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Settembre 2018, 09:49
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