Romano Fenati, tessera di pilota ritirata: «Sono finito, torno a fare lo studente»

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di Daniele Petroselli
ROMA - Romano Fenati sempre più nei guai. Il pilota marchigiano, reo di aver tentato di chiudere il freno in pieno rettilineo al rivale Stefano Manzi durante il Gp di Moto2 dello scorso weekend a Misano, è stato sospeso da ogni attività sportiva e federale con conseguente ritiro della tessera e della licenza velocità. Lo ha stabilito il Tribunale Federale della FMI. A carico di Fenati viene contestata la violazione dell'articolo 1.2 del Regolamento di Giustizia. Per lui un'audizione è stata fissata per il 14 settembre 2018.

Fenati, il nonno lo difende: «Ha solo toccato la leva del freno...»

A RMC Sport, il presidente della FMI Giovanni Copioli ha chiarito: «Sospensione definitiva? Si può andare da un'ammonizione al ritiro della licenza per un certo periodo di tempo. Il gesto è stato pericoloso, ha ammesso però di aver sbagliato, soprattutto nei confronti dei più giovani. Capisco l'adrenalina della gara, ma questo non giustifica il gesto compiuto».
 
 


Intanto il pilota, sul quale pende anche l'apertura di un fascicolo da parte della Procura di Rimini sui fatti di Misano, a Sportmediaset ammette: «Ho fatto una cavolata, fondamentalmente. In realtà non farei del male neanche a una mosca, era solo per dirgli basta». Mentre sul licenziamento da parte del suo attuale team e di quello che lo aveva ingaggiato per il 2019 dice: «Non lo so se sia giusto o sbagliato ma è così. Non ci si può fare niente. Quello che so è che ho fatto una cavolata, ma sono stato giudicato troppo pesantemente. Ora mi tocca tornare a scuola. Finirò gli studi, mi manca solo l'ultimo anno. Un ritorno in pista? A sangue freddo dico no».

Ma c'è anche chi lo difende, come il campione della Moto3 Joan Mir, che su Instagram dice a Fenati: «Hai commesso un errore veramente ingiustificabile, ma penso che tu sia una grande persona. Non arrenderti e combatti per il tuo futuro da pilota, tutti meritano una seconda possibilità». Mentre il suo ex ds Ezio Gianola dice: «Brutto gesto ma condanna mediatica».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Settembre 2018, 10:08
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