L'imprenditore veneto e il 33enne kosovaro: il sesso, il video, il ricatto

L'imprenditore veneto e il 33enne kosovaro: il sesso, il video, il ricatto
PADOVA - Gli investigatori della squadra mobile di Padova e della polizia postale del Veneto hanno arrestato un 33enne kosovaro per estorsione nei confronti di un imprenditore 60enne padovano, sposato e padre di famiglia, al quale ha sottratto complessivamente 124mila euro, riducendolo sul lastrico.

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Lo scorso giugno l'imprenditore aveva contattato in forma anonima la polizia postale, spiegando di essere vittima di estorsione e chiedendo come potesse evitare che venisse reso pubblico un suo video compromettente. La polizia postale, vista la gravità dei fatti, è riuscita a rintracciarlo e a conquistare la sua fiducia, convincendolo a raccontare tutto.

È così emerso che nel 2012 per questioni di lavoro aveva conosciuto alcuni ragazzi stranieri e che con uno di loro aveva mantenuto contatti finché ne era nata una relazione sentimentale. Nel 2016 lo straniero, all'insaputa dell'imprenditore, ha registrato con il proprio telefono un video durante un rapporto. Dopo qualche mese il kosovaro ha iniziato a ricattare l'uomo raccontandogli che la propria moglie aveva trovato una chiavetta usb con all'interno il video del rapporto, che voleva separarsi e che, per non diffondere il video, pretendeva circa 30mila per l'acquisto della casa in Kosovo, aumentando poi la richiesta fino a 150mila euro. L'imprenditore, impaurito, ha accettato di pagare a rate mensili la somma richiesta, diventando però vittima psicologica dell'estorsore. Grazie alla ricostruzione dei movimenti finanziari, gli investigatori sono riusciti ad accertare la colpevolezza del 33enne e hanno preparato una trappola: con la scusa di ricevere un assegno da 10mila euro, hanno organizzato un appuntamento in un parcheggio e lo hanno arrestato.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Luglio 2018, 13:32
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