Chi l'ha Visto, Carlo ucciso con un cacciavite: «Al killer solo 14 anni. Erano gli stessi giudici del caso Vannini»

Chi l'ha Visto, Carlo ucciso con un cacciavite: «Al killer solo 14 anni. Erano gli stessi giudici del caso Vannini»
Trafitto da un cacciavite dopo essersi appartato per fare un bisogno: questa è stata la fine di Carlo Macro, un giovane per il cui omicidio una persona è stata condannata a 14 anni. «Troppo poco per un reo confesso»: sostengono a Chi l'ha Visto?, ma i giudici e la sentenza sono gli stessi del caso di Marco Vannini. 

Chi l'ha Visto, il papà porta via i figli da casa. Appello in diretta: «Aiutateci a ritrovarli»

La mamma racconta in diretta la sua storia e chiede di parlare con i genitori del ragazzo morto in casa della sua fidanzata. Il figlio aveva trascorso la serata con il fratello Francesco, avevano bevuto delle birre e si erano fermati al Gianicolo, a Roma, per espletare un bisogno. Un clandestino indiano, che soggiornava in una roulotte e aveva dei precedenti, si è avvicinato e lo ha colpito al cuore con un cacciavite.



Nessuna colluttazione, ma il ragazzo si è accasciato all'improvviso ed è stato portato in ospedale. Il fratello si è accorto dei due buchi, ma non ha potuto fare nulla per salvarlo. La pena è stata ridotta a 14 anni, mentre la sentenza associa l'omicidio al volume della musica dell'autoradio troppo alto alle due di notte. 
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Aprile 2018, 22:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA