Pamela, tutti i misteri ancora irrisolti sulla morte della giovane

Pamela, tutti i misteri ancora irrisolti sulla morte della giovane

di Silvia Natella
Il delitto di Pamela Mastropietro, la 18enne romana morta, fatta a pezzi e chiusa in due trolley, non ha soltanto sconvolto la cittadina di Macerata e l'opinione pubblica italiana in piena campagna elettorale, ma ha anche minato la fiducia nella medicina legale, nel responso dell'autopsia che ancora oggi tarda ad arrivare. 
Tanti i punti oscuri in questa vicenda, a partire dall'impossibilità delle indagini da laboratorio di stabilire la causa effettiva della morte della ragazza. 

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LE CONDIZIONI DEL CORPO I nigeriani sotto accusa avrebbero pulito le ossa della giovane con la candeggina così bene da cancellare le tracce? Il corpo sarebbe stato tagliato in modo scientifico e meticoloso al punto da eliminare legamenti e cartilagini. La ragazza, inoltre, è stata trovata con la lingua fra i denti. Quello che è stato fatto sul corpo ha irrimediabilmente complicato il lavoro dei medici legali che hanno e stanno esaminando il cadavere.

LE INDAGINI Attesa anche per i risultati dei Ris: sui reperti raccolti si stanno analizzando impronte e tracce biologiche lasciate nel corso della pulizia effettuata dai responsabili del massacro. Tre i nigeriani sotto accusa ed è notizia di poche ore l'iscrizione nel registro degli indagati di un quarto loro connazionale. Le celle telefoniche e i tabulati indicano con precisione che Innocent Oseghale, Lucky Desmond e Lucky Awelima erano in via Spalato nel pomeriggio di martedì 30 gennaio e si sono sentiti spesso nel pomeriggio: 17 le chiamate tra i due. Desmond e Oseghale negano entrambi di essere gli esecutori materiali della morte della ragazza, ma sono stati visti mentre acquistavano della candeggina.

LA DROGA Tra i misteri legati alla morte di Pamela c'è anche la presenza di alcuni buchi sul polso della 18enne. La ragazza era in una comunità da ottobre perché si stava disintossicando ma - come detto più volte dalla mamma - odiava le siringhe e il suo rapporto con le sostanze stupefacenti si limitava al fumo e alla cocaina molto probabilmente. 
La procura di Macerata ha fatto sapere che le indagini non sono ancora chiuse.

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Febbraio 2018, 17:46
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