Fabio, atleta di 34 anni, muore per un malore improvviso: stop ai funerali, scatta l'inchiesta
di Mario Amodio
AMALFI - Un malore improvviso nelle scale di casa, la corsa al presidio di Castiglione, il lungo intervento di rianimazione a cui è stato sottoposto dai sanitari di turno. È questa la drammatica sequenza prima del tragico decesso di Fabio Borgese, il giovane amalfitano di appena 34 anni scomparso martedì mattina presso l’ospedale Costa d’Amalfi. Una morte prematura e forse anche per questo ritenuta sospetta dai carabinieri di Amalfi che hanno avviato subito un’indagine ottenendo dalla procura il sequestro della salma. Ma secondo quanto si apprende da Castiglione, il giovane sarebbe giunto con un infarto massivo. Devastante. Un verdetto a cui i tanti amici, però, stentano a credere. Perché Fabio era uno sportivo. Un atleta di canottaggio e di calcio a 5 la cui scomparsa, drammatica e improvvisa, ha seminato disperazione e rabbia.