Giovane mamma uccisa: confermati i 25 anni all'ex fidanzato. "La massacrò a coltellate"

Giovane mamma uccisa: confermati i 25 anni all'ex fidanzato. "La massacrò a coltellate"
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 25 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione, con la misura di sicurezza di tre anni di libertà vigilata, per Vincenzo Manduca, il macellaio di Santa Sofia di Forlì, reo confesso dell'omicidio di Lisa Puzzoli, l'ex fidanzata e mamma della loro bambina, uccisa all'età di 22 anni a coltellate davanti alla sua abitazione a Villaorba di Basiliano (Udine) la sera del 7 dicembre 2012, esattamente cinque anni fa.

La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di Manduca. È diventata così definitiva la pronuncia dell'Assise d'Appello che aveva ridotto la condanna all'ergastolo pronunciata in primo grado. La Corte d'assise d'appello aveva concesso a Manduca le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate a seguito di una perizia psichiatrica che lo aveva riconosciuto affetto da una serie di disturbi della personalità, definita come border line. Lo aveva assolto dal reato di tentata sottrazione di minore. In appello era caduta anche l'accusa di ingiurie dopo la depenalizzazione del reato.

La difesa aveva presentato ricorso in Cassazione chiedendo venissero meno anche l'ipotesi della premeditazione e un reato di lesioni.
Il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha chiesto in aula il rigetto del ricorso. La famiglia di Lisa e i loro legali hanno scelto di attendere l'esito della sentenza in Friuli. Hanno espresso soddisfazione per il fatto che l'impianto accusatorio abbia retto fino in Cassazione e sia stata ribadita la colpevolezza anche per lo stalking. 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Dicembre 2017, 12:47
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