Tumore a 22 anni, l'Inps non lo paga più: il bel gesto dell'azienda di Cesenatico

Tumore a 22 anni, l'Inps non lo paga più: il bel gesto dell'azienda di Cesenatico
Il dipendente è gravemente malato, i 180 giorni di malattia annui coperti dall'Inps volano. A quel punto, l'azienda prende in mano la situazione: "Continueremo a pagargli lo stipendio". Steven Babbi, 22 anni, dall'età di 11 anni è affetto da Sarcoma di Ewing, una grave patologia tumorale. A marzo è stato operato per l'asportazione di un polmone e ha dovuto lasciare il suo posto di terminalista alla Siropack Italia Srl di Cesenatico. E' stata proprio l'azienda di imballaggi, con una serie di post su Facebook, ad accendere i riflettori sulla vicenda. "Chiediamo il vostro aiuto nel sostenere il nostro dipendente Steven Babbi, ragazzo di 22 anni affetto da Sarcoma di Ewing al quale l'Inps ha azzerato lo stipendio, in quanto considera terminati i suoi giorni di malattia. Se anche voi ritenete ingiusto quanto ha subito, aiutateci a condividere la sua storia, non voltiamoci dall'altra parte", scrive la società.

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"Nonostante Steven necessiti di tempo per proseguire il suo percorso di recupero, l'Inps è intervenuta azzerando lo stipendio che Siropack versava regolarmente al proprio dipendente, a partire dalla busta paga di settembre, considerando terminati i giorni di malattia concessi", si legge nel comunicato.
 


“La nostra azienda considera quanto subito da Steven una profonda ingiustizia – commentano Rocco De Lucia e Barbara Burioli, titolari della società – Siamo rimasti commossi dalla sensibilità dei nostri circa 30 dipendenti, che si sono resi subito disponibili al pagamento di una colletta, ma abbiamo stabilito che sarà la proprietà a provvedere al suo sostentamento, là dove gli organi preposti alla tutela dei lavoratori hanno deciso di voltare le spalle a chi si trova nel bisogno. Agiremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per sostenerlo e dimostrargli la nostra vicinanza, ed allo stesso tempo sensibilizzare le autorità competenti affinché i lavoratori come Steven possano essere trattati con maggiore umanità".

L'iniziativa ha sortito i primi effetti sperati. "Migliaia di persone in queste ore ci hanno contattato per esprimere la loro solidarietà ed incoraggiamento, insieme ai rappresentanti delle istituzioni che hanno assicurato il loro impegno affinché Steven, e tutti i lavoratori che vivono la sua stessa condizione, possano essere sostenuti nel loro difficile cammino", fa sapere l'azienda.
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Ottobre 2017, 20:14
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