Terremoto a Ischia, "costretti a pagare per lasciare l'isola": la polemica sui social

"Costretti a pagare il biglietto per lasciare l'isola", polemica dopo il terremoto
Terremoto, panico e black out. In migliaia la scorsa notte sono accorsi al porto per lasciare l'isola di Ischia: folla, paura e code. Quello che non si aspettavano è che le compagnie di navigazione, che fino all'alba hanno effettuato traversate straordinarie, facessero pagare comunque il biglietto. Le proteste hanno infiammato i social: «Vergogna ad Ischia. Stanotte la gente, a migliaia, nel panico più totale, è stata costretta a pagare prima il biglietto e poi ci si poteva imbarcare dopo ore ed ore di attesa alle biglietterie - scrive Gaetano Di Vaio su Facebook - Molte persone hanno fatto a botte per accaparrarsi un biglietto. Quello che andava fatto, era invadere le navi e buttare a mare chiunque si permetteva di chiedere il titolo di viaggio. E' uno schifo. Spero che ci siano avvocati pronti ad intervenire per fare causa alle compagnie di navigazione, al comune di ischia, allo stato italiano. In una situazione di altissimo stato di emergenza, questa cosa è imperdonabile». Diciotto euro e venti centesimi da Ischia a Pozzuoli. Per molti, il prezzo della salvezza. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Agosto 2017, 20:38
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