Nuove scosse di terremoto a Ischia e in Campania. "Estratti vivi dalle macerie i tre bimbi dopo ore"

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NAPOLI - Non smette di tremare la terra a Ischia, colpita lunedì sera da una violenta scossa in cui sono morte due persone e 42 sono rimaste ferite. Una piccola scossa di terremoto, di magnitudo 1.9, è stata registrata dall' Ingv con epicentro a Lacco Ameno. Non si ha notizia al momento di nuovi crolli o danni alle persone. La scossa, molto superficiale, è stata comunque avvertita da popolazione e turisti, molto impauriti. In Campania una scossa più forte di 2.6 è stata registrata a Melito Irpino martedì sera alle 20.58.



Le vittime di Ischia sono due donne. La prima è Lina Balestrieri, 59 anni, residente a Ischia, mamma di 6 figli, e sorella di Pasquale, consigliere comunale a Ischia. E' morta schiacciata dal cornicione di una chiesa che le è crollato addosso dopo aver parcheggiato l'auto e mentre stava per entrare in chiesa. La seconda persona morta, rimasta sepolta nella casa crollata in località Maio, sempre a Casamicciola, si chiamava Marilena Romanini, 65 anni, nata a Brescia, ma residente a Monte San Giusto (Macerata). Era sull'isola per turismo.

Pasquale, un neonato di sette mesi, Ciro, 11 anni, e Matias, 8, sono stati tirati fuori vivi dai detriti nella notte e stanno bene. ll loro rifugio è stato un letto ed è lì sotto che sono rimasti per molte ore sotto le macerie di una casa crollata a Casamicciola. «È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori». È commosso il comandante della Tenenza di Ischia della Gdf, Andrea Gentile, nel riferire il racconto di uno dei soccorritori dei vigili del fuoco entrato in azione per salvare i bimbi dalle macerie.

Fratelli dimessi già domani Saranno dimessi forse già domani i tre fratellini salvati dalle macerie dopo il terremoto avvenuto ieri sera a Ischia. Ad annunciarlo sono stati i medici dell'ospedale «Rizzoli» durante un punto stampa all'ospedale, precisando che l'unica incognita resta la frattura che ha riportato il più grande, Ciro. Si tratta di «una piccola frattura, il terzo metatarso del piede destro», hanno spiegato i sanitari. «Può essere che domani lo ingessino» e nel caso «verrà dimesso dopo l'ingessatura», hanno precisato, sottolineando comunque che i tre bambini «stanno bene e stanno bene anche come umore». «Sono bambini forti», hanno detto i medici.




«È stata la fine di incubo». Così il primario del pronto soccorso dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, Ciro Di Gennaro, all'arrivo in ospedale del piccolo. «Il ragazzo sta bene, parla. Stiamo facendo accertamenti sulle sue condizioni di salute», conclude Di Gennaro.



Sono duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno. Il numero è stato reso noto dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli che oggi ha incontrato i sindaci dell'isola per fare un primo punto della situazione. Escluso l'allestimento di tendopoli, per l'accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull'isola verde. 

Intanto oggi il Consiglio dei ministri, con la dichiarazione di emergenza, renderà «disponibili tutti gli strumenti straordinari che potranno essere utilizzati dal Commissario che il Capo del Dipartimento della Protezione civile nominerà con ordinanza d'intesa con la Regione Campania». Lo si legge in una nota della Protezione civile. 



COMANDANTE GDF, CIRO HA SALVATO FRATELLINO «È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori». È commosso il comandante della Tenenza di Ischia della Gdf, Andrea Gentile, nel riferire il racconto di uno dei soccorritori dei vigili del fuoco entrato in azione per salvare i bimbi dalle macerie. 

ll finanziere ha riferito il racconto che gli ha fatto il vigile del fuoco, «un racconto che mi ha commosso molto». Gentile, che dall'anno scorso è comandante della tenenza di Ischia della Guardia di Finanza, è rimasto per tutta la notte nella zona di piazza Maio, a Casamicciola, dove è avvenuto il crollo della palazzina, insieme con i colleghi di Carabinieri, Polizia, vigili del fuoco, protezione civile, Croce rossa ed Esercito, per prestare aiuto e soccorso alla popolazione. «È stata la fine di incubo». Così il primario del pronto soccorso dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Napoli), Ciro Di Gennaro, all'arrivo in ospedale del piccolo Ciro, salvato dalle macerie. «Il ragazzo sta bene, parla. Stiamo facendo accertamenti sulle sue condizioni di salute», conclude Di Gennaro.

BIMBI SALVATI "MIRACOLOSAMENTE SANI" «Per i tre bambini salvati dalle macerie abbiamo assistito ad un vero miracolo, sono miracolosamente sani. Ci congratuliamo con i soccorritori e siamo felici». Lo dice Virginia Scafarto, direttrice sanitaria dell'ospedale Rizzoli di Ischia, parlando ai giornalisti. «I bambini stanno in ottima salute fisica. La famiglia ora è affiancata da psicologi che forniranno supporto soprattutto nella fase delicata in cui si corre il rischio di uno stress post-traumatico», aggiunge.

Anche due uomini e due donne sono stati trovati vivi sotto le case crollate. I feriti accertati sono 39, di cui uno grave. Paura tra i tanti turisti in vacanza sull'isola. Alcuni sono già rientrati con traghetti straordinari.


BILANCIO DEFINITIVO: 42 FERITI, UNO GRAVE «Si può dichiarare chiusa l'attività di emergenza-urgenza sanitaria in favore delle vittime del terremoto che ha colpito l'isola di Ischia nella serata di ieri». Così in una nota la Asl Napoli 2 nord da cui dipende l'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Il bilancio definitivo delle cure prestate dai medici dell'ospedale e del 118 è di 42 feriti, di cui solo 16 hanno richiesto un ricovero. Uno di essi è stato trasferito già nella notte di ieri al Cardarelli di Napoli, a causa di gravi ferite che richiedevano cure di alta specializzazione: l'uomo è ricoverato con prognosi riservata. Al Rizzoli di Ischia sono terminati gli ultimi interventi chirurgici volti a ridurre le fratture e ricomporre le ferite. Tutti i feriti e i familiari sono stati supportati dall'intervento di quattro psicologi ed uno psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL Napoli 2 Nord. I sanitari prevedono che entro 5 giorni tutti i feriti ricoverati al Rizzoli possano tornare a casa.




Pasquale, un neonato di sette mesi, è stato tirato fuori vivo dai detriti nella notte e sta bene. Estratto vivo in mattinata anche uno dei due fratellini del bimbo, mentre si lavora ancora per tirare fuori l'altro. ll loro rifugio è stato un letto ed è lì sotto che sono rimasti per molte ore sotto le macerie di una casa crollata a Casamicciola. «Stiamo in contatto con entrambi i ragazzi, sentiamo le loro voci e facciamo sentire le nostre per tranquillizzarli», aveva detto il portavoce dei vigili del fuoco, Luca Cari, facendo il punto sulle operazioni di soccorso a metà mattina.

 
 


"NOTTE TERRIBILE" «È stata una notte bruttissima, non ho parole per raccontarla». Così il papà di Ciro e Mattia, i due bambini ancora sotto le macerie della loro abitazione a Casamicciola e di cui è in corso il salvataggio, al Tg1. «Io ero in cucina - racconta il padre - due bambini nella loro camera, mia moglie era in bagno ed è riuscita a scappare dalla finestra. È caduto tutto il primo piano dell'abitazione, e mi hanno tirato fuori i vigili del fuoco che sono stati bravissimi». Sul posto è arrivato anche il vescovo di Ischia.
 
È una lunga notte, questa, per Casamicciola, il comune dell'isola d'Ischia colpito da un terremoto - magnitudo 4.0 - poco prima delle nove di ieri sera. 
 
 

Sbarcati nella notte al molo di Pozzuoli i primi turisti provenienti da Ischia: ad attenderli sul molto familiari ed amici. Scene di commozione e subito il racconto della grande paura vissuta poco prima delle ore 21.
 


Il molo è presidiato comunque dalle forze dell'ordine e le operazioni di sbarco si sono svolte in maniera regolare.Predisposte corse straordinarie dei traghetti.
 
CROLLI A CASAMICCIOLA La zona più colpita dal terremoto che è avvenuto stasera a Ischia è il Comune di Casamicciola dove si registrano numerosi danni e crolli. Carabinieri e polizia stanno convergendo nel centro termale. In piazza Maio una palazzina abitata è crollata per gli effetti della scossa di terremoto. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati. Vi sono diversi feriti e alcuni dispersi. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unità di soccorso medico.



I TESTIMONI: "EDIFICI LESIONATI" «Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura». Così all'ANSA un professionista, A.P., in vacanza nell'isola d'Ischia, descrive quanto è avvenuto a Lacco Ameno poco prima delle 21. «Mi stavo preparando per scendere - dice - quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura».



EVACUATO L'OSPEDALE L'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Solo 5 degenti intubati resteranno nella struttura. Ne dà notizia il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che ha chiesto l'intervento della Protezione Civile.

LESIONI E DANNI ANCHE A LACCO AMENO A Lacco Ameno, nell'isola d'Ischia, la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: «Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all'istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura».

"LA CASA ACCANTO ALLA MIA CROLLATA ALL'IMPROVVISO" «Ero in casa e all'improvviso ha iniziato a crollare tutto, i mobili, gli oggetti. La casa vicino alla mia all'improvviso non c'era più. È la cosa più brutta che mi sia mai capitata». Maddalena vive da qualche anno a Ischia, abita a Casamicciola, a pochi passi dalla casa crollata per la scossa di terremoto di questa sera. La protezione civile l'ha riaccompagnata a casa per mettere poche cose in un trolley, il suo appartamento è lesionato, questa notte si farà ospitare da amici. Mentre si allontana, racconta i momenti della scossa: «Ha iniziato a tremare tutto, andava tutto giù, tutta la cucina, tutto. Io sono uscita sul terrazzo dove sapevo di non avere case attorno, si è sentito un crollo e puzza di gas. Poi sono uscita dall'altro lato dove c'erano case crollate, ora stanno scavando, ci sono un sacco di dispersi, un casino. Subito hanno iniziato a scavare tutti quelli che c'erano, poi sono arrivati i soccorsi», racconta ancora concitata. «È la cosa più brutta che mi sia mai capitata», ripete scuotendo la testa.

SU ISOLA VERDE 2600 SFOLLATI Sono duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno. Il numero è stato reso noto dal capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli che oggi ha incontrato i sindaci dell'isola per fare un primo punto della situazione. Escluso l'allestimento di tendopoli, per l'accoglienza degli sfollati si confida di far ricorso alle diverse strutture ricettive presenti sull'isola verde. 
  Borrelli ha eseguito un sopralluogo nella zona rossa, accompagnato dal capo dipartimento dei vigili dei fuoco, Bruno Frattasi, incontrando anche gli operatori delle squadre Usar, provenienti da diverse regioni italiane, che sono impegnate da oltre 12 ore nelle operazioni di scavi nella palazzina crollata.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Agosto 2017, 10:00
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