Elena Santarelli e il figlio malato: «Di notte toglievo i capelli dal cuscino per non farglieli vedere»

Elena Santarelli e il figlio malato: «Di notte toglievo i capelli dal cuscino per non farglieli vedere»

di Domenico Zurlo
Amare così tanto il proprio figlio da cercare di proteggerlo ad ogni costo, ma sentendosi impotente. La showgirl e madre di due bambini Elena Santarelli, in una lunga intervista al Corriere della Sera pubblicata oggi, ha raccontato il dramma della malattia che ha colpito il figlio Giacomo: un tumore cerebrale per il suo bimbo di appena 9 anni (da compiere il prossimo 22 luglio), una storia di sofferenza per la famiglia di Elena e del marito, l’ex calciatore della Lazio e ora opinionista Mediaset Bernardo Corradi.

Elena spiega la malattia del figlio e ringrazia Bobo Vieri



La Santarelli, che già qualche giorno fa aveva spiegato come il piccolo Giacomo soffrisse di un tumore cerebrale, si è aperta con Candida Morvillo, a partire dal suo rifiuto di piangere davanti a lui, per trasmettergli forza. «Non ho mai trattato mio figlio da malato, gli ho sempre detto che mentre si fanno le chemio si studia - le sue parole - questo ha creato una normalità nella mia vita e nella sua».
 
 

Grazie a @christianvieriofficial Che sposa un lodevole progetto di charity con la Heal Onlus durante la @bobosummercup .Questa associazione, in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, sostiene un progetto di ricerca per il profilo di metilazione dei tumori cerebrali, i tumori solidi più frequenti tra i bambini (400-450 casi ogni anno in Italia). In particolare, il profilo di metilazione del DNA, attraverso lo studio di una specifica modificazione presente nel DNA delle cellule tumorali, consente di creare una sorta di “carta d’identità del tumore” dando informazioni su: origine del tumore, classificazione istologica e alterazioni molecolari. La definizione delle caratteristiche molecolari del tumore permette di comprenderne meglio l’aggressività, di fornire informazioni prognostiche alle famiglie, di attuare un approccio di terapia individualizzata, adattata all’aggressività del tumore, oltre allo sviluppo di farmaci più mirati. “Chi conosce bene Bobo Vieri come la nostra famiglia ,sa quanto sia grande la sua sensibilità ed il suo amore per i bambini. È stata infatti una sua iniziativa collaborare con Heal e schierarsi al suo fianco. Noi ne siamo orgogliosi. A nostro figlio è stato diagnosticato un tumore cerebrale il 30 novembre e da quel giorno fiduciosi combattiamo per lui e con lui insieme a tanti altri bambini. Così come lo è stato per noi, il profilo di metilazione è importante per la maggior parte dei bambini colpiti da tumore cerebrale. Io e mio marito saremo presenti il 12 agosto alla tappa finale della Bobo Summer Cup per contribuire alla riuscita di questo evento fantastico”. Per ogni tappa sarà organizzata una cena di gala il cui ricavato sarà completamente devoluto a supporto del @progettoheal . #bobosummercup #bobosummercup2018 #starsonfield #wefightcancer #cancer #ricerca #tumoriinfantili #braincancer #healonlus #progettoheal #ospedalebambinogesu’ .un grazie anche a @starsonfield ☺️

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La diagnosi risale al novembre del 2017: l’intervista al Corriere è la prima, dopo tanti mesi, in cui la showgirl parla di questo argomento. «Non è detto che un tumore annienti la vita, ogni caso è diverso: mio figlio corre, mangia, ride, ha una vita normale al 60-80%», specifica Elena, che il giorno della terribile diagnosi non era con il figlio: «Ero stata operata all’anca, avevo stampelle e dolori - ricorda - è andato solo Bernardo, ma non avevamo sospetti, era un esame fatto per precauzione».
 
 

#nothingtodeclare

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I momenti più duri, racconta la Santarelli, sono arrivati quando dopo l’inizio delle cure Giacomo ha cominciato a perdere i capelli: «Di notte con la torcia andavo a raccoglierli dal cuscino per non farglieli trovare al mattino, ma era una pugnalata. Metti al mondo un figlio e vuoi proteggerlo, ma ti senti impotente». E ovviamente gli insulti sui social, con alcuni che le hanno augurato lo stesso male: «Avrei voluto urlare, ma sono tante di più le persone che mi esprimono affetto».
 
 

C’è sempre un motivo per ridere #giornatamondialedelsorriso #worldlaughterday

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Luglio 2018, 18:41
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