La sindaca guadagna sei euro a sessione e li dà in beneficenza: «Tutti dobbiamo fare la nostra parte»
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La donna, eletta con una lista civica vicino al centro-destra, è una psicologa e docente presso l'università di Leòn, dove passa gran parte dei giorni feriali prima di recarsi, per gli impegni politici, nel paesino dove è nata e cresciuta e che oggi amministra. Un compito non facile, se consideriamo che Matilla de Arzòn è un piccolo centro rurale che, nei decenni passati, ha sofferto uno spopolamento radicale e che oggi conta appena 176 abitanti.
«Ho preso quest'impegno perché voglio che il mio paese torni ad essere quello di quando ero piccola» - ha spiegato l'ambiziosa e coraggiosa sindaca a 20minutos.es - «Purtroppo sembra un posto distrutto dalla guerra, con strade distrutte, boschi devastati dalla deforestazione e diversi edifici diroccati, quasi sempre seconde case di chi vive in grandi città come Madrid». Un compito molto difficile per chiunque, ma Consuelo Moràn non è una persona arrendevole: «Ho deciso di aprire una raccolta fondi per riforestare diverse zone del paese, è su questo fondo che verso il mio compenso, perché voglio dare l'esempio. Tutti, però, devono fare la propria parte».
Dall'ambito accademico alla politica, il passo è stato breve ma non semplice: «Sono sindaca da quasi tre anni, ho imparato molto durante il mio mandato. Sono diventata sicuramente più abile nel negoziare accordi commerciali con imprenditori e finanziatori. Per amministrare piccoli centri serve sicuramente la passione, perché non è economicamente conveniente. Io, comunque, non mi ritengo una politica, bensì un'amministratrice: cerco di gestire i fondi comunali nell'interesse dei cittadini, risolvendo i loro problemi. Accontentare tutti, però, è impossibile».
Sotto l'amministrazione di Consuelo Moràn, Matilla de Arzòn è oggi un centro abitato più curato, più verde e di nuovo in lotta per evitare che si trasformi in un paesino fantasma. La sindaca, però, dimostra di non essere attaccata alla poltrona: «Ricandidarmi alle prossime elezioni? Ci devo ancora pensare, voglio valutare pro e contro. L'attività di sindaca ha tolto tempo alla mia vera professione, quella di ricercatrice di psicologia, ed è una cosa che un po' mi fa soffrire».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Ottobre 2018, 22:31
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