Tifone Mangkhut su Hong Kong, italiani prigionieri negli hotel: «500 voli cancellati, il vento ci frantuma le finestre»

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di Ilaria Del Prete
«Siamo prigionieri in albergo e abbiamo paura: il vento del tifone Mangkhut sta riducendo in frantumi le finestre dei grattacieli». Il tifone Mangkhut, che ha provocato morte e devastazione nelle Filippine, stamattina si è abbattuto su Hong Kong proseguendo in suo cammino verso la Cina continentale. Sono decine gli italiani, impenditori del corallo provenienti da Torre del Greco, rimasti intrappolati negli hotel in un periodo dell'anno in cui sono attratti sulla costa cinese per partecipare due distinte fiere internazionali di rilevanza mondiale. 

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«Oggi avremmo dovuto partecipare all'ultimo giorno di fiera, ma le autorità hanno alzato l'allerta al livello T10 - il più alto possibile - e uscire dall'hotel è impensabile. Siamo stati svegliati stanotte dalle raffiche di vento fortissime che picchiano alle finestre e in molti casi le hanno distrutte: nel distretto finanziario molti edifici sono fatti completamente di vetro»: a raccontare lo scenario apocalittico è una giovane commerciante italiana. Come lei altre decine di connazionali che devono fare i conti anche con gli oltre 500 voli cancellati dall'aeroporto di Hong Kong: «Dopo l'annuncio dell'allerta molte compagnie hanno cancellato i voli previsti per oggi. A qualcuno è stata offerta una partenza anticipata, e ora sono già tornati in Italia. Altri sono ancora qui, io dovrei partire domattina ma se le condizioni non miglireranno sarà impossibile», spiega un collega che raggiunge Hong Kong due volte l'anno da circa vent'anni ma non aveva mai visto nulla di simile. 



Nelle chat Wahtsapp degli italiani si rincorrono foto e video della devastazione che il tifone sta portando: grattacieli dalle finestre infrante, visioni inquietanti dall'esterno ma ancora di più se viste dalla prospettiva interna, con gli appartamenti travolti dalla furia di Mangkhut. I venti che soffiano a 173 km/h si uniscono alla pioggia, che ha allagato le strade e le forti mareggiate hanno raggiunto e infranto anche le vetrine ai piani più bassi degli edifici.



Anche l'isola di Macao, dove l'anno scorso il tifone Hato ha causato dieci vittime, si prepara all'arrivo di Mangkhut.
Le autorità hanno già ordinato ai casinò della città di chiudere, così le persone possono mettersi al riparo. Confrontando Mangkhut con la tempesta tropicale Florence, che sta attualmente scaricando quantità senza precedenti di pioggia sulla Carolina negli Stati Uniti del sud-est, gli esperti dicono che Mangkhut potrebbe essere il peggiore dei due per ampiezza e velocità dei venti.

Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Settembre 2018, 16:14
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