Studentessa di Ostia uccisa a Nottingham, la madre: "Già aggredita in agosto"

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ROMA - «Alcune di quelle ragazze ad agosto avevano rotto la gamba di Mariam e riempito di pugni la sorella più piccola, Mallak, di 15 anni». A parlare è Nasreen, la madre di Mariam Moustafa, la ragazza italiana morta dopo l'aggressione di una baby gang al femminile a Nottingham, in Inghilterra. A raccogliere le sue dichiarazioni è Pablo Trincia de Le Iene. «Una sera di una settimana fa hanno anche tirato delle uova contro la nostra porta di casa» ha raccontato la donna. La trasmissione parlerà di questa terribile vicenda nella puntata di domani.

Da Ostia a Nottingham per studiare, esce dal centro commerciale e muore picchiata a sangue dalle bulle




Dopo la scomparsa di Mariam, Pablo Trincia è andato a Nottingham dove ha raccolto le testimonianze della mamma della ragazza italiana di origini egiziane. «Dopo l'aggressione sul bus Mariam è andata in ospedale a Nottingham, dove dopo diverse ore di attesa le hanno detto che poteva tornare a casa.
Alle 2.30 siamo tornati in casa e lei è andata a dormire. Al mattino - ha raccontato la mamma - la sorella l'ha trovata boccheggiante su letto, completamente blu in volto e non riusciva a parlare». Mariam si era trasferita Oltremanica con la famiglia da 4 anni. Il padre voleva farla studiare assieme alla sorella di 15 anni e al fratello di 12 nelle scuole inglesi. «Non voleva stare in Inghilterra, ha sempre sognato di tornare a Roma» ha detto la mamma.

Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Marzo 2018, 09:41
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