Partiti in plaça d'Urquinaona, nel centro di Barcellona, i manifestanti si dirigono verso la estaciò de França dove la manifestazione si chiuderà con un intervento del premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa e dell'ex presidente del Parlamento europeo, il socialista Josep Borrell.
Nonostante i toni accesi dei cori contro le autorità catalane, lo slogan della mobilitazione è "Prou! Recuperem el seny", cioé "Basta! Recuperiamo il buon senso".
Il corteo ha raccolto l'adesione dei popolari del premier Mariano Rajoy e i centristi di Ciudadanos. Il Partito socialista catalano (Psc) ha invitato i suoi militanti e simpatizzanti a parteciparvi. La manifestazione in corso arriva a 24 ore da una serie di mobilitazioni inedite e pressoché spontanee, in tutta Spagna, per chiedere ai due protagonisti della crisi, Rajoy e Puigdemont, di parlarsi, dopo settimane di muro contro muro.
Un invito che, per il momento, il premier Rajoy sembra voler accogliere: «Devo cercare di essere giusto, devo ascoltare la gente, e so quanto pensano in molti. Ho però soprattutto l'obbligo di mantenere la calma. È il mio primo dovere perchè altrimenti posso prendere una decisione sbagliata». Ha dichiarato al quotidiano El Pais. E a chi lo critica fra l'altro per non avere ancora sospeso l'autonomia catalana per impedire una dichiarazione di indipendenza ha risposto: «Ho l'obbligo di non sbagliare, é probabilmente la cosa più difficile di tutte».
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Ottobre 2017, 16:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA