Statali, ecco tutte le novità del contratto

Statali, ecco tutte le novità del contratto
È stato firmato nella notte tra il 22 e il 23 dicembre dopo quasi dieci anni il contratto per gli statali. Nuove regole e scatti sullo stipendio base che vanno dai 63 ai 117 euro lordi al mese, per una media di 85 euro. Ma chi guadagna meno, da marzo, potrà contare anche su un'extra. Non solo, cambiano i licenziamenti, con una stretta su assenteismo, molestie e conflitti di interessi. Ecco le princiapli novità.

Assenteismo
Premi limitati a tutto l’ufficio
Nella versione finale del contratto, il taglio dei premi a tutto l’ufficio in caso di assenteismo è stato ammorbidito. Non ci sarà più una riduzione «consistente» dei bonus dell’ufficio, come era nella prima stesura del testo, ma si dice più semplicemente che nell’anno successivo, se il gap non è stato recuperato, i premi non potranno essere aumentati. Si tratta comunque di una forma di disincentivo indiretto che dovrebbe scoraggiare il singolo sottoposto in qualche modo al controllo dei colleghi. Pugno duro invece sulle assenze strategiche. Si rimarrà fuori dall’ufficio e senza stipendio fino a due assenze ingiustificate in continuità con le giornate festive. La stessa sanzione è prevista per ingiustificate assenze di massa. Se la condotta si ripete si passa al licenziamento.

Merito
Bonus più alto alle eccellenze
Le organizzazioni dei lavoratori non saranno più solo informate delle decisioni prese dall’amministrazione, ma si darà vita a un confronto (una sorta di concertazione vecchia maniera probabilmente in una versione riveduta e corretta) e nelle materie che hanno riflessi sugli orari e sull’organizzazione del lavoro, si potrà anche contrattare (dai turni agli straordinari). I bonus di eccellenza non potranno più ricadere più nella stessa proporzione su tutti e la maggiorazione del premio rispetto al resto del personale sarà del 30%. Ma la quota massima di coloro che potranno ricevere il premio extra sarà decisa solo dalla contrattazione integrativa. Viene comunque superato lo schema rigido della riforma Brunetta che prevedeva tre fasce di cui una non avrebbe conseguito alcun premio.

Welfare
Piani aziendali per i lavoratori
In sede di contrattazione di secondo livello, le amministrazioni potranno riconoscere ai loro dipendenti benefit ad hoc, dalla polizze sanitarie alle borse di studio per i figli, dal biglietti gratis per i musei ai presiti facili. Per i dipendenti pubblici, insomma, arrivano le misure di welfare aziendale già da tempo diffuse nel privato, che consistono in prestazioni fiscalmente agevolate o esentasse al posto della normale retribuzione: potenzialmente è uno degli aspetti più innovativi del contratto. Gli statali potranno poi contare su un organismo ad hoc per dare impulso al benessere, con un focus su misure di prevenzione dello stress da lavoro e di fenomeni di burn-out, una sorta di esaurimento emotivo che sarebbe sempre più diffuso nel mondo occidentale.

Dipendenti
Vietati i conflitti di interesse
Sanzioni dalla sospensione al licenziamento, in caso di conflitto d’interessi. Il testo, in linea con il codice di condotta già in vigore nel mondo del lavoro pubblico, chiarisce le situazioni «punibili», fino ad arrivare all’espulsione se il comportamento si ripete più volte. In particolare il dipendente deve astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni od ad attività che possano coinvolgere direttamente o indirettamente interessi finanziari o non finanziari propri, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Confermate nel contratto anche le sanzioni per le molestie sessuali sul luogo di lavoro: si andrà dalla sospensione fino al licenziamento nei casi gravi, che non consistano in un singolo episodio.



 
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Dicembre 2017, 16:37
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