«Il fatto che negli ultimi 20 anni - ha aggiunto Giorgetti - non si siano fatti più investimenti seri, soprattutto per il mantenimento delle infrastrutture di questo Paese, rende indispensabile e urgente mettere mano non solo ai ponti, ma anche a scuole, edifici pubblici a rischio, situazioni per cui dobbiamo intavolare con la Ue un negoziato serio».
«Quello che è certo è che non siamo assolutamente soddisfatti di come sta andando l'economia, abbiamo ambizione, qualcuno dirà la temerarietà, di portare l'Italia a un tasso di sviluppo sopra il 2-3%.
Soltanto con lo sviluppo dell'economia si può affrontare il rilancio dello Stato», ha spiegato.
ll sottosegretario ha parlato anche dell'inchiesta sui fondi della Lega e dell'ipotesi che il 5 settembre il tribunale del riesame possa decidere di sequestrare tutti i soldi del partito: «Se tutti i futuri proventi che arrivano alla Lega vengono sequestrati, è evidente a quel punto che il partito non può più esistere, perché non ha più soldi. Questo se dovesse esserci questa interpretazione da parte della magistratura, che non contestiamo in quanto tale, ma perché frutto di una decisione su una sentenza non definitiva. Se fosse dopo la Cassazione non avrei nulla da dire».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Agosto 2018, 16:34
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