Pinguini, è strage in Antartide: solo 2 sopravvissuti nella colonia di 18mila

Pinguini, è strage in Antartide: solo 2 sopravvissuti nella colonia di 18mila
Erano più di 18mila e sono sopravvissuti in due. È allarme rosso nella piccola isola Petrel, in Antartide, dopo la disastrosa stagione riproduttiva dei pinguini di Adelia. A segnalarlo è il Wwf, secondo cui la colpa è del cambiamento climatico, in particolare di un ghiaccio marino particolarmente esteso, che ha costretto i genitori ad allungare la loro migrazione di oltre 100 km per cercare cibo. I piccoli sono stati quindi lasciati esposti al freddo e alle piogge, e la quasi totalità di loro è morta.


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L'Antartide nel suo complesso, nell'estate scorsa, ha registrato un record per la scarsa estensione di giaccio marino. L'area dove ha nidificato la colonia di pinguini ha però fatto eccezione. Per raggiungere il mare e nutrirsi dei piccoli gamberetti krill, i pinguini sono stati costretti a percorrere distanze molto più lunghe e ad allontanarsi dai piccoli più a lungo. Un evento simile era avvenuto già nel 2013: allora nessun pulcino sopravvisse.

Il Wwf fa sapere chiederà alla comunità internazionale di istituire una specifica area marina protetta nelle acque dell'Antartide orientale. La richiesta sarà avanzata in occasione del meeting della Commissione per la conservazione delle risorse marine antartiche in programma a Hobart, in Tasmania, il 16 ottobre. Nel corso della riunione sarà vagliata la proposta dell'area marina, guidata da Australia e Francia, con il supporto dell'Unione Europea.

«Non possiamo in alcun modo correre il rischio di aprire questa zona alla pesca esplorativa di krill, che è l'alimento base dei pinguini», ha detto Rod Downie, responsabile del Programma polare del Wwf Internazionale. «È cruciale che Commissione agisca ora, istituendo una nuova area protetta e proteggendo in questo modo la casa dei pinguini».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Ottobre 2017, 19:22
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