@insopportabile, la star sarda di Twitter: "In Italia
non ne abbiamo ancora capito le potenzialità"
di Alessio Caprodossi
Oltre 88mila messaggi, due TweetAwards e una platea che molti vip si sognano. Come ha fatto?
«Amo sperimentare nuove forme di comunicazione e Twitter è stato l'esperimento meglio riuscito. All'inizio c'erano poche persone capaci di aggregare e ho goduto di popolarità riflessa grazie all'appoggio di personaggi come Nicola Savino».
L'amore per l'isola è così forte da aver creato un movimento: il Sardolicesimo.
«Un'idea scherzosa diventata un servizio utile. Simulando di essere il Papa ho creato la mia religione per raccontare la Sardegna senza i soliti stereotipi. L'iniziativa ha avuto un grande seguito ed è stata ripresa da altre regioni. Dopo di noi sono nate #Sicilianesimo, #Liguritudine e #Carsolicesimo».
Quanto può crescere Twitter in Italia?
«Da noi è uno strumento di conversazione mentre in realtà nasce come mezzo per comunicare a diversi livelli professionali. Grazie ai tag può canalizzare dati e organizzare flussi informativi in maniera chiara, rapida ed efficace. L'istantaneità lo rende il social network migliore su piazza e fonte primaria per i media tradizionali, perché tutto quello che succede nel mondo arriva prima di tutto su Twitter».
Tre profili da seguire?
«L'ironia e la sintesi dello scrittore Francesco Abate, i consigli di Roberta Milano su turismo e cultura, per divertirsi Nomfup».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Giugno 2014, 08:33
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