Venditti festeggia i 65 anni con un concerto al Palalottomatica: «Ora posso fare sul serio»

Venditti festeggia i 65 anni con un concerto al Palalottomatica: «Ora posso fare sul serio»

di Marco Molendini
Sessantacinque, ma non li sente. Anzi non vuol sentirli. E, come fa da qualche anno, Antonello Venditti festeggia lavorando: l'appuntamento, ormai un classico, è al Palalottomatica, coi migliori amici di sempre (il suo popolo) e qualche amico di una vita come Carlo Verdone che lo raggiungerà sul palco a suonare e Renato Zero, altro romano de Roma, pronto per l'occasione a duettare con lui. «Sessantacinque? Direi che è un bel numero per cominciare a fare questo mestiere seriamente», risponde Antonello agli auguri.



Vuol dire che finora scherzava? Con Sorrentino, grazie al suo cameo nella Grande bellezza, si può perfino dire che anche lei ha vinto un po' di Oscar.

«Sono stato felice di quella partecipazione. Del resto il film ha usato lo stesso set di molte mie canzoni. Roma Capoccia del mondo infame raccontava già una piccola Grande bellezza: rappresentava splendori e miserie di questa città».



E oggi cosa prevale, lo splendore o la miseria?

«Se uno vede Roma si accorge che ci sono due piazze. Una, San Pietro, illuminata da papa Francesco che parla alla gente. L'altra, al buio, che è Montecitorio».



Ce ne è anche una terza, il Campidoglio.

«Quella è al buio perché non ci sono soldi neppure per accenderla».



Stasera al Palalottomatica si accenderanno soprattutto le luci della memoria?

«Si tratta di due concerti particolari, diversi dal tour 70/80 che ho fatto finora: raccontano tutta la mia vita. Ci saranno ospiti, non solo Verdone e Renato Zero, e comincerò il concerto da Sotto il segno dei pesci e con la reunion con Strada aperta, la band storica di dischi importanti. Con loro suonerò anche Sara, Bomba non bomba, Modena. Un concerto decisamente rock che arriva fino a Unica, chiamando a raccolta le persone che mi sono state vicine. Compreso il pubblico, che inviterò a salire sul palco, dove sono allestiti due salotti».



Una festa nel giorno del suo compleanno che, a sua volta, coincide con la Festa della donna.

«Le donne hanno sempre occupato una buona fetta del mio percorso musicale. Per l'occasione ricanterò Lilli, che non faccio in un concerto rock diciamo da vent'anni. E' lo spunto per ricordare quegli anni 70, anni al femminile. Mentre oggi abbiamo bisogno delle quote rosa, per dire quanto siamo poco abituati alle donne».



Ci saranno tutte le sue canzoni importanti?

«Sarà una rappresentazione piena di tutto, passato e presente, pensando al futuro. Ho fatto un calcolo: di canzoni importanti ne ho scritte una sessantina, impossibile farle tutte in un unico concerto».



Parlava di futuro: si riferisce al prossimo disco?

«Si, uscito dalla festa torno in studio. Ma se Unica viveva e parlava di solitudine il prossimo racconterà soprattutto d'amore e di sentimenti cercando la bellezza, a proposito del film di Sorrentino, che è l'occasione per sollevarsi dalle miserie».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Marzo 2014, 18:21
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