Viterbo, sorelline vittime di pedofilia: il pm chiede nuove perizie

Sorelline vittime di pedofilia il pm chiede nuove perizie
In tribunale sono arrivate tenendosi per mano, accompagnate da una suora piccola come loro, coi cappottini rosa e l'aria timida. Sono le sorelline di 6 e 8 anni di Capranica presunte vittime di un terribile caso di pedofilia tra le mura domestiche. Sarebbero state violentate e filmate da un imprenditore del posto, col consenso dei genitori in cambio di un compenso. Sono tutti indagati per violenza sessuale aggravata su minore; il padre anche per maltrattamenti alla moglie, non vedente, e al figlio maggiore.



Ieri, davanti al gip Salvatore Fanti, in un'aula blindata, l'atteso incidente probatorio, durante il quale sono state sentite sia le bimbe che il fratello 15enne. Allontanate a maggio, le piccole stanno da sette mesi in una casa famiglia. Al giudice non avrebbero confermato nulla. «Nemmeno l'audizione protetta in questura», hanno spiegato il professor Carlo Taormina e l'avvocato Fausto Barili, che le assistono. Come se avessero rimosso tutto. Anche i volti degli agenti del nucleo anti-abusi, che pure, come da prassi, hanno registrato e filmato l'interrogatorio.



Il fratello avrebbe invece ammesso di aver visto qualche volta in casa l'imprenditore, ma che non sarebbe andato oltre la porta. Prova regina, l'ormai famoso referto della visita ginecologica a Belcolle di fine luglio, 5 mesi dopo l'apertura dell'inchiesta e due dopo l'allontanamento, su richiesta dell'assistente sociale. Il pm Paola Conti, per vederci chiaro, produrrà un'ulteriore perizia ginecologica. Il giudice, intanto, ha dato incarico alla dottoressa Laura Ballarè, psicologa della Asl, di pronunciarsi sull'attendibilità e la capacità di testimoniare delle sorelle. Si torna in aula il 16 aprile.



S.Cor.
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Dicembre 2014, 16:22