Condannata a 8 mesi per la morte di Matteo

Condannata a 8 mesi per la morte di Matteo
Otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. Ma anche otto mesi di sospensione della patente e una provvisionale complessiva di 100mila euro da versare ai familiari della vittima (costituitisi a giudizio con l'avvocato Ermes Mozzato) come anticipo del risarcimento danni, da quantificarsi in sede civile.
È la sentenza di condanna emessa ieri pomeriggio dal giudice Irene Casol a carico di un'automobilista di Camponogara, Silvia Agnoletto, 31 anni, ritenuta corresponsabile dell'incidente stradale che, nell'estate del 2013, a Fossò, costò la vita ad un ragazzo di appena sedici anni di Prozzolo di Camponogara, Matteo Mozzato, sbalzato dalla sella del suo scooter. La Procura contestava alla giovane di aver percorso via Ponte Alto a una velocità superiore al consentito, seppure di poco, finendo per scontrarsi con il ciclomotore con il quale Mozzato, proveniente dalla direzione opposta, effettuò la manovra di svolta a sinistra senza dare la precedenza alla vettura.
Nel corso del processo è emerso che lo scooter era truccato e che il minorenne guidava fumando, col casco slacciato. Un testimone ha riferito che la manovra di attraversamento fu improvvisa, tanto da non lasciare tempo di reazione all'automobilista. Ma il consulente tecnico, incaricato di ricostruire la dinamica dell'incidente, ha sostenuto che la vettura avrebbe dovuto rallentare in prossimità dell'incrocio: se invece che a 55 chilometri all'ora (il limite era di 50), avesse proceduto a 40, l'impatto mortale non si sarebbe verificato. La stessa Procura ha riconosciuto un concorso di colpa a carico del minorenne, ma il giudice ha ritenuto che vi sia comunque una responsabilità dell'automobilista. Il difensore dell'imputata, l'avvocato Francesco Schioppa, ha annunciato che presenterà ricorso in appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Luglio 2016, 05:00