Porto San Giorgio, vietato sputare
Il cartello "minaccia" fa discutere
La struttura polivalente si basa invece su un tappeto gommato, trafficato da bambini e adulti, pattinatori, pallavoliste e amanti del calcetto. Dato che le sputate dei vari Messi e Ronaldo stavano iniziando a inondare il manto di gioco ma anche gli spogliatoi, ecco la pensata della gestrice Rossella Properzi. «Da qualche mese abbiamo istallato i cartelli di divieto, che sembrano aver dato i loro frutti. Le cose stanno migliorando, c'è più educazione, magari qualcuno si sentiva in libertà di fare come gli pare e con quegli slogan abbiamo fatto drizzare le antenne a tutti».
La signora Rossella ha promesso multe ai trasgressori, rimedi che non c'è stato bisogno di adottare. «Anche in inverno quando c'è il pallone pressostatico le squadre che vengono a giocare a calcetto non rinunciano a sputacchiare. Una maleducazione nei confronti dei giocatori che arrivano dopo e per chi è addetto alle pulizie. In molti mi rispondevano "E un'abitudine", per questo abbiamo appeso i cartelli. Ci vuole rispetto. Io stessa tengo più all'ordine dell'impianto che a casa mia». Tantissime le realtà sportive che tra l'altro usufruiscono della struttura: negli ultimi mesi si sono divise il campo una selezione di calcetto femminile di Porto San Giorgio, la compagine di calcio a 5 Uisp del quartiere, delle realtà di pallavolo e una società di pattinaggio coi rollerblade. E poi ci sono anche i gruppi che affittano il campo nelle ore di buco: con loro l'allerta sputate è massimale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno 2016, 08:05
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