Un veneto su tre ha scelto il mare

Ottantadue Comuni del Veneto hanno atteso nella notte lo spoglio delle schede per sapere chi, tra i 253 candidati alla carica di sindaco, avrebbe indossato la fascia di primo cittadino. Il Veneto ha registrato un calo dei votanti: cinque anni fa si era superato il 72%, stavolta non si è nemmeno raggiunto il 65% fermandosi al 64,9, addirittura sotto la media nazionale di circa un punto.
VENEZIA - Si profila il ballottaggio a Chioggia per il sindaco uscente Giuseppe Casson, che in base ai primi dati dovrebbe vedersela con il pentastellato Alessandro Ferro che nei primi seggi scrutinati guidava gli inseguitori Barbara Penzo e la candidata "fucsia" Marcellina Segantin. I primi dati sembrano invece avere premiato a San Michele al Tagliamento il sindaco uscente Pasqualino Codognotto e a Musile di Piave Silvia Susanna, indicata per la successione dal vice presidente della Regione Gianluca Forcolin, sindaco fino allo scorso anno. Testa a testa a Eraclea fra Giorgio Talon, uscente (civica di centrosinistra) e lo sfidante Mirco Mestre.
TREVISO - (mzan) Affluenza ancora in calo nella Marca: 56 per cento, quasi dieci punti in meno rispetto al 2011. Record negativo a Cordignano, dove si è recata a votare meno della metà (il 46,81%) del corpo elettorale. Dei tre centri interessati al di sopra dei 15mila abitanti, solo Oderzo supera il 60 per cento (61,91%), a Villorba si è presentato il 57,33% degli aventi diritto, a fronte del 67,76 del primo turno di cinque anni fa, mentre Montebelluna si ferma poco sotto il 55% (dato parziale, poichè a mezzanotte, mancavano ancora due sezioni su 28). Anche a Volpago del Montello, la sfida per il municipio è stata accolta con freddezza: 54,51% di votanti, A Portobuffolè, il più piccolo comune della provincia, ha deposto la scheda nell'urna il 58,82% dei 680 elettori: nella precedente tornata l'affluenza aveva sfiorato il 77%.
BELLUNO - (d.t.) Abbattuto il quorum: A Selva di Cadore e ad Alano di Piave i sindaci possono festeggiare prima della chiusura delle urne. Perché l'unico pericolo era l'astensionismo, visto che i candidati (anzi, le candidate) correvano da sole. A Selva la fascia tricolore si materializza sulla spalla di Silvia Cestaro qualche minuto prima delle 19, quando l'elettore «più uno» oltre al 50% deposita la sua scheda nell'urna. Ad Alano di Piave alle 20.30 mancavano ancora 70 voti all'appello. Un'ora dopo il traguardo viene raggiunto e Amalia Serenella Bogana (sindaco uscente) si conferma alla guida del municipio feltrino per altri cinque anni.
ROVIGO - Cala ancora un po' l'affluenza alle urne, un meno cinque per cento medio, ma si mantiene ancora su livelli decenti: dal 74,64 delle precedenti elezioni all'attuale 69,43. Negli otto Comuni al voto non si è scesi sotto al 65 per cento di Canaro, con le punte del 75,81 di Rosolina (cinque in meno del 2011) e il 74,24 di Villamarzana (anche qui persi quasi cinque punti).
PADOVA - A mezzanotte Albignasego, uno dei quattro comuni (gli altri sono Abano, Cittadella ed Este) oltre i 15mila abitanti, aveva già dato un "verdetto" quasi definitivo: il candidato Filippo Giacinti, centrodestra, sindaco reggente dal 2015 per l'elezione di Massimiliano Barison in consiglio regionale, con il 60% delle preferenze (dato parziale) guardava già dall'alto i tre sfidanti di centrosinistra, Lega e Movimento 5 stelle. A Cittadella il reggente Luca Pierobon, Lega (il primo cittadino Giuseppe Pan è in consiglio regionale) era dato in vantaggio. Voto a rilento ad Este e ad Abano.
VICENZA - A Costabissara, Rotzo e Mossano il vero ostacolo era l'astensionismo: con un unico candidato sindaco serviva superare il 50%. Obiettivo raggiunto.
VERONA - Alta affluenza in uno dei principali centri del veronese: quasi il 75% a Belfiore dove si è candidato il segretario provinciale del Pd Alessio Albertini sostenuto da Fare di Flavio Tosi.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Giugno 2016, 05:01