«Rispetto per il cappello alpino»

Massiccia partecipazione di penne nere, vessilli e gagliardetti, e il reparto Salmerie con i suoi muli, alla 85. adunata sezionale della sezione Ana di Vittorio Veneto, che coincideva con il 60. anniversario di rifondazione del gruppo di Colle Umberto. Il clou ieri mattina è stata la sfilata per le vie del paese di diverse centinaia di alpini. Quindi, l'alzabandiera e la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti. Dopo i saluti dell'amministrazione comunale con il sindaco Edoardo Scarpis, il capogruppo locale Giandomenico Tonon ha fatto gli onori di casa. Quindi il saluto del presidente Francesco Introvigne e del consigliere nazionale, vittoriese, Renato Genovese. Da quest'ultimo il richiamo, che varrà per le prossime adunate, nel 2017 quella nazionale del Piave e nel 2018 la Triveneta, sul valore di questi eventi: «Dobbiamo riappropriarci degli obiettivi delle adunate. Sono raduni degli alpini, si accettano tutti, ma il comportamento deve essere adeguato. Il cappello alpino poi non è quello delle bancarelle, deve essere rispettato e considerato il simbolo dell'associazione, di chi lo ha portato svolgendo il servizio per il nostro paese». Molti i rappresentanti delle amministrazioni comunali sedi dei gruppi della sezione. Tra loro Roberto Tonon di Vittorio Veneto, Floriano Zambon di Conegliano, Mariarosa Barazza di Cappella Maggiore, Gianangelo Bof di Tarzo, il consigliere regionale Giampiero Possamai. Al termine la messa celebrata dal generale don Sandro Capraro e accompagnata dal coro Ana sezionale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Giugno 2016, 05:00