US Open, Serena contro Venus Williams:
scontro tra sorelle sulla strada dello Slam

US Open, Serena contro Venus Williams: scontro tra sorelle sulla strada dello Slam

di Angelo Mancuso
NEW YORK - Mamma Oracene ha già detto che non assisterà alla partita. Sarà vero? Siamo nella patria di Hollywood e al “Sister Act” giunto alla puntata n.27 si potrebbe ispirare un film da Oscar: protagoniste Serena e Venus Williams. Perché tu puoi uscire dal ghetto, ma il ghetto non uscirà mai da te, recita un vecchio detto. A New York vanno matti per queste storie.



Lo chiamano “American Dream”: le due sorelle partite da Compton, periferia povera e violenta di Los Angeles, dove l'aspettativa di vita non è certo la stessa di Beverly Hills. Sono cresciute su campi disastrati tra pallottole vaganti, come ama raccontare papà Richard, mentore delle due campionesse, e da 15 anni dominano il tennis femminile. Serena e Venus sono divise da un anno e 3 mesi: la più piccola compirà 34 anni il 26 settembre, la maggiore ha spento le 35 candeline il 17 giugno. Oggi (In Italia sarà già notte) saranno una di fronte all'altra nei quarti degli US Open sull'Arthur Ashe Stadium, lo stadio più grande del mondo intitolato al primo afro-americano capace di vincere uno Slam aprendo così le porte del tennis ai coloured. Una giornata che vedrà protagonista anche Roberta Vinci: la tarantina affronta la francese Kristina Mladenovic.



A TRE PASSI DALLA STORIA

Questa volta il derby in casa Williams ha un sapore diverso: in palio non c'è solo la semifinale agli US Open. Serena vincendo tutti e 4 i Major nella stessa stagione si consacrerebbe come la più forte di tutti i tempi. E' a meno 3 partite dal traguardo. Venus non sarà condizionata? Avrà il coraggio (e la voglia) di mettere fine al sogno Grande Slam della sorella minore? “Sarà come giocare allo specchio – dice Serena – lei mi ha battuto tante volte, più di chiunque altra. E' l'unica avversaria che non vorrei mai affrontare e non perché è mia sorella. Comunque, se proprio devo perdere, preferisco sia contro Venus. Anche se a me perdere non piace. Mai”. Il bilancio è di 15-11 per lei, che diventa 8-5 negli Slam e 2-2 a Flushing Meadows. “Non deve pensare che sta giocando contro la sorella”, sottolinea Patrick Mouratoglou, coach di Serena. Da parte sua Venus è sibillina: “Che altro potrò fare se non provare a vincere ogni punto e sperare che lei non tiri un ace dietro l'altro? Ma è più facile a dirsi che a farsi”.



DUBBI E SOSPETTI

Serena è più forte in questo momento e probabilmente lo è sempre stata, come testimoniano i 21 titoli dello Slam contro 7 della sorella. Vincesse Venus sarebbe il trionfo della purezza dello sport che supera tutto. Perché le Williams non sono solo sorelle, ma molto di più: amiche, confidenti, compagne inseparabili. I derby in casa Williams hanno sempre fatto discutere. Le tv cercheranno di riprendere ogni emozione o piccolo dettaglio, ogni sfumatura, perché nella loro epopea c'è questa zona d'ombra. Sfide spesso deludenti in cui è mancata la carica agonistica, talvolta così strane e surreali da alimentare il sospetto di match pilotati ad arte dal padre. “Solo cattiverie e malelingue – nega con forza Venus – papà ci ha sempre detto di restare rilassate e divertirci. Non viene neppure a vedere la partita. Quando in campo ci sono le tue due figlie comunque vada è sempre una vittoria per te. I miei genitori l'hanno sempre pensata così”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2015, 13:32