L'urlo di Djokovic scuote Roma: «Ho vinto soffrendo ma ora ho più fiducia»
di Paolo Cappelleri
L'ultimo si è consumato «in condizioni abbastanza brutte per giocare: il campo – ha sottolineato il campione in carica degli Internazionali BNL - non era in ottimo stato, c'era molto vento, era difficile giocare bel tennis. Ma era così per entrambi. È stata una sfida in più, mi ha spinto a essere forte mentalmente e reagire. Come negli altri match, anche questa volta nel terzo set ho trovato la giusta intensità, i giusti colpi per vincere».
Come i rivali, Djokovic non nasconde di puntare a al Roland Garros. «È eccitante pensare che manca solo una decina di giorni, ma ora - ha assicurato - sono concentrato su questa settimana, devo approcciare questo torneo in questo modo. Se pensassi al Parigi, sarei già là. Ora penso a Roma». Lo spagnolo David Ferrer lo aspetta in semifinale, e ancora una volta il serbo dovrà trovare le soluzioni giuste, magari concentrandosi a occhi chiusi, come ha fatto anche in un momento critico del match con Nishikori. «Sono ispirato da mia moglie e mio figlio Stefan. Senza di loro – ha concluso – per me sarebbe difficile giocare a questo livello».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2015, 20:26