Ugo Tognazzi, a 25 anni dalla morte
il ricordo del cinema e del figlio Ricky

Ugo Tognazzi, a 25 anni dalla morte ​il ricordo del cinema e del figlio Ricky
ROMA - Se n'è andato di notte, 25 anni fa, il grande Ugo Tognazzi, strappato alla sua famiglia - quella di sangue e quella di cinema - da un malore, dopo un breve ricovero in una casa di cura romana. Aveva 68 anni, stava lavorando in tv e presto sarebbe tornato in teatro: il mondo dello spettacolo italiano, Mario Monicelli in testa, non se ne fece una ragione.





«La verità è che a Ugo non si pensava proprio come a uno che ci avrebbe lasciati - disse Monicelli poco dopo - E' che aveva un carattere vivace, amava la vita: il suo mestiere di recitare ma anche la cucina, e poi divertirsi». Divenuto noto in tv accanto a Raimondo Vianello negli anni 50, dopo la lunga gavetta nelle retrovie del cinema e nella rivista con Walter Chiari, il vero salto da protagonista su grande schermo Tognazzi lo fece grazie alla commedia all'italiana. Complice l'esilio dalla tv voluto dalla censura, che gli impose l'allontanamento dalla Rai dopo alcuni sketch sull'allora Presidente della Repubblica Gronchi, Tognazzi fu tutto per il cinema.



Subito, nel 1962, con La marcia su Roma di Dino Risi, accanto all'amico Vittorio Gassman. Poi l' incontro con Marco Ferreri con cui girò sei film, tra cui L'ape regina del 1963, stesso anno in cui tornò a recitare accanto a Gassman ne I Mostri di Risi.

Nel giro di un decennio Tognazzi venno scelto da Luigi Zampa (Una questione d' onore), Pietro Germi (L'immorale), Pier Paolo Pasolini (Porcile), recitando per Luigi Magni Nell'anno del Signore e mettendo a segno alcuni dei film più celebrati della sua carriera: Amici miei di Monicelli, Il vizietto di Edouard Molinaro, La terrazza di Scola, La tragedia di un uomo ridicolo di Bertolucci che gli fruttò il premio come miglior attore al Festival di Cannes del 1981. In tutto 150 film che l'hanno trasformato nel maggiore interprete dei vizi e virtù dell'Italia del dopoguerra: la tv gli rende omaggio per tre giorni con maratone di film, giornate evento e interviste su Sky Cinema Classics (stasera dalle 21 e sabato dalle 9.55 al preserale), Premium Cinema e Iris.



IL RICORDO DEL FIGLIO RICKY Uno degli attori più amati del cinema italiano, ma anche «un papà un po' ugoista, come dicevamo noi per prenderlo in giro». A venticinque anni dalla morte del grande Ugo Tognazzi, il figlio Ricky - attore e regista - ricorda con affetto l'uomo amorevole e "ugocentrico" oltre il mito.



Qual è il ricordo più vivido di suo padre? «Non è facile sintetizzarlo in un ricordo. Venticinque anni sono tantissimi e pochissimi: sembra ieri, ma in mezzo è passata una generazione. Per questo mi commuovo quando i più giovani mi citano i film di papà. Mi riconcilia con un paese che tende sempre a dimenticare.



Gli anniversari no. Sugli anniversari siamo sempre sul pezzo.

«Insomma... non è che in questi giorni il mio telefono sia stato rovente. E alla Festa del Cinema di Roma neanche una cartolina gli hanno dedicato».



Però suo padre resta, per tutti, un mito.

«Sì, certo, il suo ricordo continua a vivere quando incontro gli amici che mi regalano un aneddoto di lui che magari non conoscevo. Ho cominciato a scoprirlo meglio da quando se n'è andato. Perchè lui era un padre "di salvataggio": c'era quando serviva, badava più alla qualità che alla quantità del tempo che ci riservava. Era convinto che per far stare bene noi dovesse prima di tutto stare bene lui».



Riesce a immaginarlo, oggi, nel nostro cinema?

«No, 25 anni fa si faceva il cinema, oggi si fanno solo film. È tutto più difficile. Lui che negli ultimi anni di vita si sentiva già messo da parte, come avrebbe reagito? Anche all’apice del successo aveva il terrore che ogni film sarebbe stato l'ultimo».



Qualcuno ha raccolto il suo testimone?

«Anche se è di estrazione diversa, e ha fatto un percorso differente, trovo qualcosa di lui nello sguardo sornione del grande Toni Servillo. E un po' anche in Diego Abatantuono: lombardo, simpaticissimo, dolente e tenero all’occorrenza».
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Ottobre 2015, 11:24
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