WhatsApp comprato da Facebook? E gli utenti scaricano Telegram, la chat in cui i messaggi si autodistruggono

Boom di adesioni per Telegram, la chat in cui i messaggi si autodistruggono

di Andrea Andrei
Attenzione, questo messaggio si autodistrugger tra pochi secondi. Pu sembrare fantascienza, qualcosa degno di James Bond. E invece è uno strumento per preservare la privacy offerto da Telegram Messenger, il fenomeno del momento nel campo della messaggistica che gli utenti hanno cominciato a preferire a WhatsApp.



Soprattutto dopo la recente acquisizione di quest’ultima da parte degli “spioni” di Facebook. Con lo scandalo del Datagate infatti la parola d'ordine in campo tecnologico è ormai diventata “riservatezza”. E allora ecco che spopola Telegram, la chat anti-pirateria con cui si possono effettuare conversazioni criptate. Non solo. Ecco anche Blackphone, il cellulare che permette agli utenti di mettere le comunicazioni al riparo dagli hacker.

Il ceo di WhatsApp Jan Koum ha fatto sapere, dal palco del Mobile world congress di Barcellona, che la sua chat ha guadagnato 15 milioni di utenti in una settimana nonostante le molte critiche ricevute per la cessione al social network di Mark Zuckerberg e anche per un blackout di diverse ore nei giorni scorsi. Ma in realtà dopo la doppia defaillance del suo servizio di messaggistica istantanea, su Telegram si sono riversati ben quattro milioni di utenti nel giro di appena 18 ore.



Non si può nascondere quindi che la prepotente avanzata di Telegram possa creare grossi problemi ai concorrenti, non solo WhatsApp ma anche WeChat, Skype, Viber. E poco importa che l’app in questione sia stata ideata e realizzata da due russi, i fratelli Nikolai e Pavel Durov, cittadini di un Paese che non brilla in quanto a garanzie delle libertà personali. Fatto sta che i due programmatori hanno dovuto ovviare a questo e ad altri problemi con una sola mossa: sparpagliare i propri server in tutto il mondo, facendo sì che i messaggi scambiati dagli utenti siano “custoditi” in molti Paesi.



La chat permette anche uno scambio di messaggi molto più rapido. Ma un altro importante punto di forza di Telegram è evidente: è gratis, e promette di rimanerlo per sempre. La vera novità tecnologica è che difende gli utenti dagli attacchi hacker o dalla curiosità morbosa magari di un fidanzato geloso.

Come? Con un'opzione per “nascondere” le conversazioni, che in tal modo non lasciano tracce sui server, si autodistruggono dopo un determinato periodo di tempo e hanno uno speciale codice criptato. Una cosa a prova di servizi segreti insomma, che potrebbe fare la felicità dei terroristi o della malavita organizzata. O forse no. Perché se un hacker davvero esperto volesse, ad esempio uno di quelli al centro dello scandalo Usa sulle intercettazioni globali, nulla potrebbe impedirgli di ficcanasare nel nostro mondo digitale.



Lo fa presente anche Mike Janke, uno degli ideatori di Silent Circle, l'agenzia per comunicazioni criptate di Washington DC che insieme alla spagnola Geeksphone ha progettato Blackphone. Si tratta di un cellulare che non è legato ad alcun operatore o venditore e che monta una versione di Android con elevati standard di sicurezza. Lo smartphone, dal costo di oltre 600 euro, promette di «mettere privacy e controllo nelle mani degli utenti». Se sia davvero così, forse non lo sapremo mai. Ma quel che è evidente è che l'effetto placebo funziona anche nel mondo dell'hi-tech. E Telegram sembra volerne approfittare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2014, 22:43
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