Scene osé sul bus, l'autista ammette:
«Chiedo scusa, ero con la mia ragazza
per festeggiare il suo nuovo lavoro»

Scene osé sul bus, l'autista ammette: «Chiedo scusa, ero con la mia ragazza per festeggiare il suo nuovo lavoro»

di Elena Panarella
Ho sbagliato, chiedo scusa: non volevo mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri,

così il giovane autista della Roma-Tpl, ha ammesso le sue colpe davanti ai dirigenti dell’ufficio disciplinare. Sa di aver commesso una leggerezza quando l’altra notte alla guida del bus notturno N2, ha fatto entrare e sedere nella cabina una ragazza.



La donna si è seduta sul cruscotto davanti a lui e in un attimo tra i due sono scattati atteggiamenti troppo intimi, tanto da far scatenare la rabbia delle persone a bordo. «Un comportamento che è andato avanti per un bel po’: dalla fermata Monti Tiburtini a San Paolo», ribatte uno degli studenti che durante la corsa ha ripreso le loro effusioni. Adesso il conducente, 24 anni, non si tira indietro e ammette il suo sbaglio: «Mi sono fatto prendere la mano, è vero. Chiedo umilmente scusa a tutti. Non so cosa dire, davvero. Ma ero attento alla strada, so che guidare un autobus è una grande responsabilità». E aggiunge: «Quella ragazza è la mia fidanzata e l’altro giorno eravamo felici perché finalmente aveva trovato un posto di lavoro - racconta - non potevamo vederci la sera perché io ero in servizio e così è venuta a trovarmi».



I colleghi sono convinti che l’inesperienza ha portato a questa leggerezza, il giovane autista infatti è da appena un anno assunto sul servizio notturno: «É un bravo ragazzo, si è sempre comportato bene. Non ha commesso altri errori, è giovane. Questa storia gli servirà come esperienza».



LA VICENDA

È notte fonda, sono da poco passate le tre. Il bus notturno è in ritardo. Ma la sorpresa, quando l’N2 partito da Rebibbia in direzione Laurentina fa capolino, è davvero tanta. In compagnia dell’autista alla guida del mezzo, infatti, c’è un’avvenente signorina: alta, bionda, gonna corta e stivali, ha invaso la cabina «privata» per far compagnia al guidatore. «I due ridono, scherzano, arrivano persino a scambiarsi carezze, il tutto tra lo stupore dei passeggeri», racconta un altro testimone. Insomma «un viaggio faticoso». «Ad ogni semaforo, sistematicamente, si fermava col verde e aspettava il rosso successivo», aggiungono i passeggeri.



Solo una mamma, che si era seduta davanti insieme ai suoi due figli, ha perso la pazienza: «Ma insomma, c’è gente a bordo. Basta i miei figli hanno 9 e 10 anni, e non vogliono vedere questi atteggiamenti». Dopo la signora, anche gli altri passeggeri evidentemente disturbati dal comportamento dell’autista, si sono uniti alla protesta. La ragazza, allora, dopo un ultimo saluto all’autista, è uscita dalla cabina per tornare al suo posto.



L’AZIENDA

La Roma-Tpl (che ha in subappalto alcune linee Atac) non ha perso tempo e ha attivato subito le procedure disciplinari. Ora il giovane autista ha tre giorni di tempo per fare le «controdeduzioni», insomma una sorta di relazione. Una commissione poi deciderà il provvedimento da prendere.
Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Febbraio 2014, 14:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA