Gang dei poliziotti, gli agenti assalirono
anche una donna incinta

Gang poliziotti, picchiata donna incinta

di Marco De Risi
Aumenta sempre pi la scia di rapine attribuite alla banda dei finti agenti arrestati nelle ultime ore dalla polizia stradale. Dalle indagini in corso, stanno emergendo tanti blitz a mano armata pianificati secondo uno stesso identico copione. Fra i colpi più drammatici attribuiti ai falsi poliziotti vi sarebbe anche quello di quasi un anno fa a Velletri, in cui rimase coinvolta una donna incinta all’ottavo mese, malmenata dai banditi armati. Risolutivi sono stati i particolari dell’ultimo colpo, che risale a venerdì scorso, che hanno guidato gli agenti sulle tracce degli investigatori infedeli e permesso di bloccarli in flagranza di reato col risultato di inchiodarli senza via d’uscita.



LA TESTIMONIANZA

«Mi scusi, ma non me la sento di parlare. Sono ancora impaurita». Poche parole da dietro la porta blindata della sua abitazione a Tor Sapienza. Un incubo che non è ancora terminato. Lei è la donna che venerdì pomeriggio è stata in balia dei poliziotti banditi: uomini dalla doppia vita; la divisa infangata, calpestata dalle rapine a mano armata. In un primo momento si era sparsa notizia che fosse una prostituta: nulla di più falso. La vittima è una donna capoverdiana residente nella Capitale da più di 20 anni e sposata con un funzionario di una ditta privata. Abita in via degli Armenti, quasi all’angolo con via Conconi: piena periferia tra la Prenestina e il Raccordo anulare. Un posto impensabile per un colpo in abitazione. SoLo qualche beninformato ha potuto fornire la “dritta” ai poliziotti infedeli, “soffiare” che in quella anonima palazzina abitava una famiglia che aveva disponibilità di denaro e gioielli.



Gli uomini della polizia stradale - coloro che hanno smascherato gli agenti corrotti - sono entrati in azione quando i banditi erano già in casa della capoverdiana. Erano le 17 e insieme alla donna c’era il nipotino di sei anni. I poliziotti hanno fatto irruzione pistole in pugno e si sono trovati davanti i rapinatori, ovvero i loro colleghi. Sono stati arrestati in flagranza di reato Corrado Martello, in servizio presso il commissariato Aurelio, Roberto Cresci, del commissariato di Frascati, e due poliziotti destituiti, Prisco Laurenti e Sergio Doria, soprannominato “Il Teschio”. Avevano raggiunto l’ennesimo appartamento da rapinare a bordo di una Bmw e di una Stilo. Molto probabile che abbiano avuto dei fiancheggiatori. Qualcuno indica un tossicodipendente che avrebbe passato loro le informazioni e anche un nomade minorenne che avrebbe fatto da palo.



I COLPI

Sarebbero stati gli stessi poliziotti a mettere a segno una serie di colpi in ville e in abitazioni a volte, anche spacciandosi per falsi finanzieri. Nella banda figura anche un’ucraina che sarebbe stata la fidanzata di uno dei poliziotti destituiti. La capoverdiana è stata malmenata ed è stata trasportata al policlinico Casilino.

Fra i colpi da attribuire ai poliziotti corrotti vi sarebbero quello a casa di Sergio Zavoli, in una villa a Frascati di due anziani, e quello della donna incinta a Velletri. «Qualche mese fa - racconta una signora che abita stabile dell’ultima rapina in via degli Armenti - mi trovai due poliziotti in divisa nel mio giardino. Mi chiesero se nel palazzo ci fossero persone di colore. Ma non mi spiegarono perchè si erano permessi di entrare nel giardino. Denunciai l’episodio ai carabinieri».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Gennaio 2014, 08:00
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