PORTOGALLO-SPAGNA: IL DERBY DI RONALDO.
DEL BOSQUE: "PRONTA UNA GABBIA PER CR7"

PORTOGALLO-SPAGNA: IL DERBY DI RONALDO. DEL BOSQUE: "PRONTA UNA GABBIA PER CR7"

di Marco Zorzo
MILANO - Un derby carico di veleni, quello iberico. Portogallo-Spagna a Donetsk vale un posto per la finale di Euro 2012. Con un balletto di proteste già iniziato. Botta degli spagnoli, che come gli azzurri recriminano per i due giorni di riposo in meno rispetto a Cristiano Ronaldo & C. La risposta lusitana non si è fatta attendere: non piace la designazione del turco Cakir, considerato amico del Barcellona.

Comunque sia, CR7 sogna la vendetta del Mondiale sudafricano, sbattuto fuori agli ottavi dalle Furie Rosse con il gol di Villa (assente per infortunio a questo Europeo). Il figlio di Madera sta aspettando da due anni questa sfida. D’altronde, la vendetta va sempre servita fredda. Per Cristiano Ronaldo sarà anche un derby tra merengues: ben cinque stasera da avversari. «Non avverto alcuna particolare pressione - attacca CR7 -. Sono abituato da 10 anni a giocare partite di questo calibro».

Sponda spagnola. I campioni del mondo puntano diritti al secondo titolo continentale consecutivo. Il ct Vicente Del Bosque inquadra così la sfida di stasera: «Questa è la partita più importante della nostra vita. Se vogliamo riprenderci la Coppa non dobbiamo guardare in faccia nessuno, Portogallo compreso. Cristiano Ronaldo? Cercheremo di limitarlo, conosciamo le sue qualità. Lo abbiamo già fatto al Mondiale due anni fa. È pronta una sorta di gabbia, con una marcatura permanente su di lui».

Del Bosque soddisfatto anche da quanto fatto vedere dalla sua squadra fin qui: «Siamo felici di sapere di essere molto popolari in tutto il mondo per il nostro tipo di gioco. E con esso possiamo contare anche su una condizione fisica ottimale».

Non ha dubbi nemmeno Andres Iniesta: «Vogliamo fortemente questa terza finale consecutiva: siamo pronti per affrontare il Portogallo, una delle migliori squadre viste in questo Europeo. Cristiano Ronaldo? Beh, non c’è solo lui da tenere d’occhio, ma noi dobbiamo solo preoccuparci a fare il nostro gioco, come sempre. Ovvio che se li sottovalutiamo, possono farci male. Ma questo non accadrà».

L’ultimo pensiero di Iniesta è per Miki Roquè, lo sfortunato difensore del Betis Siviglia morto domenica scorsa a soli 24 anni: «Faremo di tutto per dedicargli la vittoria». .
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Giugno 2012, 07:34
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