Pirlo incontra Juninho: "Dopo il Mondiale
lascio l'azzurro, ora voglio la Coppa"

Pirlo incontra Juninho: "Dopo il Mondiale ​lascio l'azzurro, ora voglio la Coppa"

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Nel giorno in cui si lega a vita alla Juve (ufficializzato il prolungamento fino al 2016) Andrea Pirlo lancia l'Italia, attesa tra due giorni nel cuore dell'Amazzonia dall'esordio con l'Inghilterra. Certo che possiamo vincere il Mondiale. Non mi accontento certo di passare il girone.





Il pilastro della Nazionale di Prandelli lo dice alla sua maniera, quasi sottovoce. Poi aggiunge: «Per me è l'ultimo, quando sarà finito lascerò spazio ad altri». Magari riuscendo prima a segnare altri gol su calcio piazzato. E proprio ieri nel ritiro di Mangaratiba si è scambiato la maglia con Juninho Pernambucano, altro re delle punizioni calciate con le tre dita.



«L'Italia non dipende da me, ognuno dei 23 giocatori fa parte di un progetto e bastano 10 minuti per dare un contributo importante - continua il numero 21 azzurro -. Le ultime partite non sono andate bene, percepiamo lo scetticismo, ma siamo un gruppo con un chiaro obiettivo in testa». Tempo di pronostici: «Spagna e Brasile restano le mie favorite per la vittoria finale. Occhio anche alla Colombia, anche se l'assenza di Falcao peserà. Tevez avrebbe meritato la convocazione nell'Argentina».



Intanto Marco Verratti ha smaltito l'influenza. «Verratti ed io insieme? Nessun problema. Chi sa giocare a calcio, può farlo con chiunque», certifica Pirlo. Il centrocampista del Psg sarà regolarmente al suo posto nell'esordio contro i Leoni inglesi, cui Pirlo segnò un rigore col cucchiaio nei quarti di Euro 2012. «Sono migliorati parecchio, sono entrati nel giro dei giovani con grande facilità di corsa. Ma contro di loro abbiamo sempre fatto bene».



Oltre al caldo e all'umidità, a Manaus è scoppiata la grana del manto erboso dell'Arena Amazonia che in molto punti è bruciato. La Figc ha chiesto un'ispezione, anche gli inglesi sono preoccupati. Prandelli, intanto, sembra aver sciolto i pochi dubbi sulla formazione. Con Verratti in campo, ci sarà Balotelli unico attaccante. «Mario a secco dal 2013 in azzurro? Il gol arriverà, si sta allenando bene e deve solo pensare ad aiutare la squadra». E se lo dice Pirlo...
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Giugno 2014, 10:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA