NATALE 2012, 92% DEGLI ITALIANI A CASA.
BOOM DEL MADE IN ITALY, MALE I CONSUMI

NATALE 2012, 92% DEGLI ITALIANI A CASA. BOOM DEL MADE IN ITALY, MALE I CONSUMI
ROMA- Le festivit natalizie di quest'anno sono le pi povere da molti anni a questa parte, ma c’ comunque un settore che pu sorridere. Si attende infatti un record per il Made in Italy alimentare sulle tavole di tutto il mondo con l'export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi e pasta per Natale che supera per la prima volta i 2,7 miliardi di euro. Il Natale però ha anche un'altra faccia della medaglia ed è il flop dei consumi, che il Codacons quantifica in una flessione fino al 20%. Secondo la Coldiretti, nonostante la crisi cresce la domanda di prodotti tipici italiani per imbandire le tavole delle feste. Con un aumento in valore delle esportazioni di spumante (+15%), panettoni (+10%), ma anche vini (+7%), pasta (+%) e formaggi (+3%), secondo elaborazioni su dati Istat relative ai primi nove mesi del 2012. Intanto, sulle tavole degli italiani, il pesce continuerà a giocare un ruolo da protagonista. Quasi un miliardo di euro - stima ImpresaPesca Coldiretti - sarà speso per acquistare il pesce per le feste, con il giorno della vigilia che farà registrare il consumo più elevato dell'anno. Anche quest'anno ci sarà il via libera alle attività di pesca anche nel week end (sabato e domenica), per favorire la disponibilità di prodotto fresco sulle tavole. Il provvedimento - informaColdiretti - disposto dal Ministero, varrà anche per il fine di settimana che precede il Capodanno.



CROLLANO LE MODE ESOTICHE Secondo la Cia le feste alle porte segnano il crollo delle mode esotiche in cucina, mentre «trionfa il prodotto nazionale». Nove italiani su dieci festeggeranno a casa con parenti e amici, spendendo 1,6 miliardi solo per il pranzo natalizio. «Gli alimentari sono l'unica voce di spesa che tiene», dice la Cia, mentre si tagliano regali e vacanze. Il Codacons parla infatti di «vera e propria debacle», visto che gli italiani «hanno enormemente ridotto le spese relative alle festività, soprattutto per quanto riguarda i regali». Si registrano diminuzioni degli acquisti peggiori delle aspettative, con cali compresi tra il 15% e il 20%. I settori che in queste ore stanno registrando crolli «disastrosi» nelle vendite sono in particolare abbigliamento e calzature, viaggi, arredamento e casa, mentre gli unici comparti che non fanno piangere lacrime amare ai commercianti sono alimentari, giocattoli, informatica e hi-tech. Un Natale sottotono, quindi, ma non mancherà il tradizionale brindisi con bollicine italiane sia da noi che all'estero. Sulle tavole straniere, è lo spumante italiano che fa segnare un aumento record in valore del 15 per cento, conquistando il primato sullo champagne, al punto tale da aumentare le vendite del 67 per cento proprio sul mercato transalpino. Un successo che - sottolinea la Coldiretti - è anche il frutto della crescita delle bottiglie spedite negli Stati Uniti (+7%) che scavalcano la Germania (+2%) e diventano il principale importatore, mentre nel Regno Unito si registra un boom, con un +40%.



ITALIANI A CASA Il 92 per cento degli italiani trascorrerà il Natale in casa propria o di amici e parenti, e il 40% starà almeno tre ore ai fornelli per realizzare piatti gustosi senza alleggerire troppo le già provate tasche. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Swg. Una famiglia su quattro, secondo l'indagine, impiega a preparare il pranzo tra le 3 e le 5 ore, mentre il 12 per cento arriva addirittura a superare le 5 ore. Una attenzione alla tavola più importante dell'anno giustificata anche dal fatto che - sottolinea la Coldiretti - anche i pochi italiani che ne avevano l'abitudine rinunceranno, causa crisi, a pranzare fuori casa. Se - continua la Coldiretti - lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87 per cento) a ruota segue il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80 per cento) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni pari al 68 per cento). La frutta locale - rileva la Coldiretti - vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest'anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento). Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne. La tendenza a privilegiare un menu più nostrano ha favorito gli acquisti nei mercatini che durante le feste sono frequentati da ben 23 milioni di italiani anche alla ricerca nel 34 per cento dei casi - conclude la Coldiretti - dei prodotti tipici dell'enogastronomia.



I MERCATINI TRADIZIONALI I mercatini natalizi sono una tradizione irrinunciabile. Si comperano regali, ma soprattutto si scelgono quei prodotti enogastronomici meno toccati dalla crisi. E' boom di vendite di prodotti tipici targati made in Italy nei mercatini. La crisi economica però influenza i consumi. Rispetto all'anno scorso i mercatini sono meno frequentati.  



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Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Dicembre 2012, 15:53
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