Klose sfida Cristiano Ronaldo con Boateng
e Dempsey: grandi sfide nel gruppo G

Klose sfida Cristiano Ronaldo con Boateng ​e Dempsey: grandi sfide nel gruppo G

di Marco Zorzo
La Germania, regina dei podi al Mondiale (ben 12, con quattro secondi posti: nessuno come lei), sogna di diventare la pi bella del reame nel Paese dove il calcio una religione e fonte di vita. Joachim Lw, ct delle Aquile, punta tutto su un gruppo collaudato, dove non c’ una stella di primaria grandezza, ma giocatori tosti, con esperienza, a cominciare da Miro Klose, il laziale, tra l’altro, unico “italiano” in rosa, giunto alla quarta Coppa del Mondo: sicuramente l’ultima, visto che la carta d’identit dice 36 anni.





Non c’è Gomez, il terminale della Fiorentina. Assenza pesante? Löw fa spallucce e confida sul blocco Bayern-Dortmund, con gli inserimenti di Özil (Arsenal) e del recuperato Khedira (Real).



Chi ha invece tutto (o quasi) il peso sulle spalle è Cristiano Ronaldo, Pallone d’oro in carica e stella di prima grandezza del Portogallo targato Bento, a caccia della consacrazione definitiva dopo le delusioni di quattro anni fa in Sudafrica, eliminato dai cugini (odiati) della Spagna. Furie Rosse che hanno tarpato le ali a CR7 & C. pure due anni fa, nella semifinale dell’Europeo, persa dai lusitani ai calci di rigore. Insomma, il Portogallo vuole tornare a fare la voce grossa, come ai bei tempi di Eusebio. Però c’è l’allarme Cristiano Ronaldo: quel ginocchio sinistro che fa le bizze e che potrebbe creare non pochi problemi alla stella di Madeira. Il ct Paulo Bento però non ha dubbi: «Ce la giochiamo con chiunque. La Germania? possiamo batterla». Unico “italiano” in rosa è il laziale Postiga.



Le outsider del girone G sono Ghana e Stati Uniti. Per quanto riguarda le Stella Nere africane, il ct James Appiah può contare su un centrocampo praticamente tutto italiano: Muntari ed Essien (Milan), Asamoah (Juve) e Acquah (Parma). Una sorta di mina vagante in questo Mondiale? Staremo a vedere.



Chi invece vuole stupire tutti è la Nazionale a stelle e strisce statunitense. Per Jürgen Klinsmann, tedesco doc, sarà un a sorta di derby la sfida con la sua ex Germania, di cui è stato allenatore nel 2006 (Löw gli faceva da secondo). L’obiettivo? Difficile passare il girone, ma per cataKlinsmann nulla è impossibile.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Giugno 2014, 19:31
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