«Mi aiuti, ho fame». Poi il pestaggio

Salvatore Garzillo
Chiedeva informazioni di qualunque tipo, fingeva di essere spaesato e di non sapere dove fosse il piano per lo studio medico, a volte domandava semplicemente l'ora. In questo modo accorciava la distanza con la vittima finché scattava come una furia e la colpiva con pugni in faccia per portar via collanine e braccialetti.
Drinel Ilie, romeno di 30 anni, sceglieva i suoi obiettivi tra donne molto anziane, una addirittura di 89 anni. Le seguiva nell'androne del palazzo di casa - in un'occasione nella segreteria di una parrocchia - e qui le picchiava selvaggiamente. Le vittime hanno riportato lesioni che in ospedale sono state giudicate guaribili in 7 o in 15 giorni. I casi contestati sono quattro: il 27 maggio in via Strozzi, il 13 giugno in via Brufferio, il 17 giugno in via Gulli e il 17 agosto in via Martinetti. Tutte nei confronti di donne dai 74 agli 89 anni. È stato proprio dopo l'aggressione alla più anziana che sono iniziate le indagini del commissariato di Porta Genova che lo scorso 26 settembre ha ottenuto dal tribunale di Milano un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ilie. Gli agenti sono andati a prenderlo nel suo appartamento in via Morgantini. Il 3 ottobre, nel corso dell'interrogatorio, ha ammesso la quarta rapina che in quel momento era ancora in fase di attribuzione.
Gli investigatori sono arrivati a lui grazie alle telecamere installate all'interno dei palazzi che hanno ripreso le brutali aggressioni da una distanza ravvicinata. Il confronto fotografico non ha lasciato alcun dubbio. Il romeno ha due precedenti, uno risalente al 2008 per furto e un altro nel 2012 per lo stesso reato, una rapina con botte a un anziano.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Novembre 2016, 05:00