Maldive, arrestato il vicepremier: ha tentato
di uccidere il presidente sul suo yacht

Maldive, arrestato il vicepremier: ha tentato ​di uccidere il presidente sul suo yacht
Arrestato il vice presidente delle Maldive, Ahmed Adeeb, sospettato di essere collegato all'esplosione, avvenuta il mese scorso, dell'imbarcazione presidenziale.

Il politico (nella foto), tornato da un viaggio a Singapore, è stato fermato all'aeroporto internazionale dell'arcipelago e portato nel carcere di Dhoonidhoo Island. È stato accusato di alto tradimento. Il 28 settembre scorso, il presidente Yameen Abdul Gayoom era rimasto illeso nell'esplosione avvenuta sulla barca a bordo della quale si trovava per riportarlo nella capitale dall'aeroporto, dopo un viaggio in Arabia Saudita per il pellegrinaggio. Nell'attacco erano rimasti feriti la moglie, un assistente ed una guardia del corpo.



FERITA LA MOGLIE

Nel corso di una conferenza stampa, il ministro dell'Interno Umar Naseer aveva dichiarato che «quanto è accaduto sul motoscafo Finifenmaa è stato l'effetto dell'esplosione di una bomba con cui si voleva assassinare il presidente». L'ordigno sarebbe stato posto sotto la poltrona dove di solito lui si sedeva, ma al momento dello scoppio Yameen si trovava altrove. A sostegno della tesi enunciata Naseer aveva citato i risultati di una indagine non ancora ufficializzata dal Dipartimento di indagini criminali (Cid) dello Sri Lanka, intervenuto per chiarire la vicenda su richiesta del governo delle Maldive. Il capo di Stato e sua moglie Fathimath Ibrahim stavano rientrando a Male dall'aeroporto il 28 settembre scorso quando all'interno del motoscafo è avvenuta l'esplosione. Yameen è rimasto illeso ma la 'First Lady' ha sofferto danni alla colonna vertebrale ed è ancora ricoverata in ospedale. Nella prima fase dell'inchiesta sono stati arrestati due militari ed è stato esonerato il ministro della Difesa.

Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Ottobre 2015, 09:24