Malagò e il futuro degli Internazionali: «Il Foro è unico al mondo, ma ho in mente un'alternativa»

Malagò e il futuro degli Internazionali: «Foro è unico, ma ho in mente un'alternativa»

di Paolo Cappelleri
«Da nessuna parte al mondo si gioca un torneo di tennis in un posto bello come il Foro Italico» ed eventi come gli Internazionali BNL d'Italia «rappresentano un fiore all'occhiello per lo sport italiano». Il presidente del Coni Giovanni Malagò tesse le lodi del torneo romano che sta vivendo le sue giornate più importanti, ma è convinto che si debba fare una riflessione sul futuro della manifestazione, senza escludere la possibilità di trovare una nuova sede. «Io un'idea sulla possibile nuova location ce l'ho, ma non la rivelo», ha detto Malagò a margine della presentazione della partnership fra il Coni e BNL per sostenere lo sport e i suoi protagonisti. «Un giorno dovremo decidere se a stare qui a fare miracoli o servirà prendere il coraggio come hanno fatto francesi e americani con Roland Garros e Flushing Meadows – ha notato Malagò -. Qualche prezzo da pagare ce l'abbiamo. Qui è 'supervincolato' e qualche riflessione si deve fare. Se hai un prato verde e vergine, razionalmente ti metti in condizione di organizzare tutta una serie di asset che oggi è difficile realizzare».



Intanto Malagò vede come un obiettivo concreto la copertura del Centrale, utile non solo a neutralizzare la pioggia che rischia di cadere anche in questi giorni. «A breve – ha annunciato - sarà convocata una Conferenza dei Servizi con il Comune di Roma, la Città Metropolitana, la Regione Lazio, il ministero per i Beni culturali e le soprintendenze per portare avanti il progetto di copertura. Uno stadio che si potrà aprire tutto l'anno e consentirà di essere usato non solo per il tennis ma anche per eventi come la sfida di pallavolo fra Italia e Brasile che a giugno andrà in scena proprio al Centrale all'aperto. Si dice che questa operazione valga 20 milioni e sembrerebbe che ci possa consentire di avere qualche posto in più per l'upgrade».



ECONOMIA E FINANZA PER LO SPORT

Non solo nuove infrastrutture, Malagò ha sottolineato che lo sport italiano ha anche «un bisogno disperato di manager, e senza una nuova classe dirigente, sarà impossibile un salto di qualità». Anche in quest'ottica il Coni ha stretto la partnership biennale con BNL per educare gli atleti sui temi di economia e finanza, sostenerli con borse di studio e poi a fine carriera nell'avvio di attività imprenditoriali, premiare le start-up innovative legate al mondo dello sport e aiutare le famiglie a rateizzare le spese per le attività sportive dei figli. «Investire sullo sport e sulle infrastrutture sportive fa bene all'intero Paese - ha sottolineato Fabio Gallia, ad di BNL e responsabile del Gruppo BNP Paribas per l'Italia, durante la presentazione dell'accordo, al Foro Italico -. Noi, inoltre, abbiamo stretto accordi con le università, per rinforzare un ecosistema che favorisca l'assunzione di rischio da parte dei giovani».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2015, 14:39