Italia, per la panchina da ct
Mancini in vantaggio su tutti

Italia, per la panchina da ct ​Mancini in vantaggio su tutti

di Marco Lobasso
ROMA - Sul tavolo c' tutto il calcio italiano da cambiare, anzi, da rifondare, dopo il default azzurro in Brasile, secondo consecutivo. Non sar un'estate tranquilla. Lo sa bene Giovanni Malag, presidente Coni, che ha telefonato ai dimissionari Prandelli e Abete e, a parole, ha subito preso le distanze.





«E' il mondo del calcio che deve individuare il nuovo presidente. Il Consiglio federale (che si riunirà lunedì prossimo ndr) dovrà predisporre gli elementi per l'elezione. Un'opinione ce l'ho ed è chiara, ma sarebbe sbagliato esprimerla a caldo». Sulla questione ct sono giorni dai mille nomi: Allegri e Mancini in pole, con il problema che lo stipendio da ct di 1,7 milioni è poca roba per i 2 tecnici.



Allora altri nomi: Spalletti, Fabio Cannavaro, Guidolin, una pista che porta a Capello, pronto a lasciare la Russia e un'altra a Zaccheroni, in fuga dal Giappone. Tanti, troppi. Il nuovo ct avrà l'esigenza di rifondare l'Italia, salvando parte del lavoro di Prandelli, di recuperare Balotelli per Euro 2016 in Francia e inserire al meglio gente come Destro, Florenzi, Bonaventura, Ranocchia, Berardi. Quello che oggi passa il convento in A. Oggi intanto la mesta italia arriva alle 11,30 a Milano, poi a Roma. Azzurri blindati e bocche cucite.



Sul fronte presidente Figc la questione è caldissima. Serve un rifondatore vero, possibilmente fuori dai vecchi giochi. Un commissario straordinario servirebbe da traghettatore in questa delicata fase. Tra le ipotesi di futuro si fa strada quella di Tavecchio presidente con Lotito vice, ma in questi giorni di caos del calcio italiano i nomi spendibili sono davvero pochi: a vario titolo Sacchi e Baggio. Poi c'è il ringalluzzito Albertini. Lunedì in Consiglio si scopriranno le prime carte. Sarebbe meglio evitare giochetti: il calcio italiano è morto. Bisogna resuscitarlo, non rianimarlo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Giugno 2014, 11:48
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