Il casellante, affresco di Sicilia firmato Camilleri

Non il Camilleri del commissario Montalbano e delle sue indagini sotto il sole di Vigata. Vigata c'è sempre, ma questo è l'altro Camilleri, quello dei racconti che scavano nelle leggende, nel tempo arcaico della fiaba.
La storia è quella di Minica e di suo marito, il casellante Nino Zarcuto. Conducono una vita modesta, vorrebbero tanto un figlio, ma il desiderio non si avvera. Al suo posto un gorgo di eventi misteriosi, di violenza e di miracoli che trasformano donne in ulivi. Narrazione mitologica di una metamorfosi che passa dal dolore di una maternità negata e dall'orrore della guerra, ma insieme anche affresco irridente della Sicilia fascista degli anni Quaranta, Il casellante di Andrea Camilleri approda da questa sera al Carcano nell'adattamento del suo autore firmato con il regista Giuseppe Dipasquale. Nel ruolo del narratore c'è Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine sono i due protagonisti.
Teatro Carcano, corso di Porta Romana 63, dal 25 gennaio al 5 febbraio. Orari diversi - 34/13,50 euro.
(O.Bat.)
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Gennaio 2017, 05:00