Denunciati per truffa e riciclaggio

Denunciati dai carabinieri della stazione di Castelfranco Veneto (Tv) dopo settimane di indagini per i reati di riciclaggio d'auto, contraffazione e falsità in scrittura privata, uso di atto falso, sostituzione di persona, truffa e favoreggiamento. Sono Mattia Griggio 35 anni di Vicenza senza fissa dimora già al centro di un servizio della trasmissione televisiva "Le Iene" proprio su alcune truffe che l'uomo avrebbe combinato in zona, e il suo "collega" M. G. 54 anni di Cadoneghe.
I fatti sono avvenuti tra ottobre e dicenbre 2013 nell'agenzia di pratiche auto "Quattroruote" di Castello di Godego (Tv) ed a smascherare la truffa che si stava consumando è stata proprio la titolare dell'agenzia, particolarmente attenta nell'associare la faccia di quell'incaricato di una società di Padova, al truffatore scovato da "Le Iene". Da questi sospetti infatti sono partiti i carabinieri di Castelfranco coordinati dal capitano Salvatore Gibilisco e diretti dal luogotenente Antonio Currò per smascherare questa ennesima truffa d'auto. Infatti, Griggio e M.G. si sono presentati in agenzia a Castello di Godego (agenzia piccola di paese che da poco nell'occhio, pensavano i due) spacciandosi come dipendenti di una società di Padova che dovevano fare tutte le pratiche per radiare due mezzi perché da vendere all'estero all'estero. I due distinti signori hanno presentato tutti i documenti in agenzia ma le responsabili quando hanno cominciato a visionare le carte hanno capito che qualche cosa non andava. Intanto che una ditta di Padova si affidasse ad un'agenzia della provincia trevigiana destava qualche curiosità e poi anche sospetto perché alcuni documenti non sembravano del tutto autentici compresa una foto identica in due documenti con generalità diverse. Così la titolare dell'agenzia si è rivolta ai carabinieri di Castelfranco, spiegando anche la strana somiglianza di uno dei due uomini con quel truffatore fatto vedere in televisione. I carabinieri inoltre hanno il sospetto che dietro ai denunciati ci sia un'organizzazione internazionale che traffica in auto rubate visto che le schede telefoniche sequestrate ai due sono intestate a stranieri senza fissa dimora.
Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Aprile 2014, 05:22