DATI ISTAT OK, BENE IL LAVORO GIOVANILE

Il Pil italiano abbandona lo zero virgola nel terzo trimestre 2016. Per la prima volta dopo cinque anni la crescita registra la cifra tonda del +1%, rispetto allo stesso periodo del 2015. A spingere l'Italia sono l'industria e gli investimenti delle imprese, soprattutto nei mezzi di trasporto, e l'andamento positivo potrebbe essere rafforzato dagli incentivi in manovra. Tengono anche i consumi, anche se rimane l'incertezza per il futuro. Il Pil del 2016 comunque ha già toccato un +0,9%, che oltrepassa di un decimale le indicazioni contenute nel Def.
Rimangono in chiaroscuro i dati sul lavoro. Fa ben sperare il calo della disoccupazione giovanile che non scendeva sotto il 36,4% da quattro anni. Ma ci sono anche i 30 mila posti persi ad ottobre e l'aumento degli inattivi (+83 mila), che non hanno e non cercano un impiego. Rimane positivo invece lo scenario complessivo dell'anno in corso, dove l'aumento dei posti di lavoro è di 174 mila unità e tutto a favore del tempo indeterminato. Ma i sindacati invitano a fare i conti con le nuove dinamiche. Gigi Petteni della Cisl mette in guardia sulle «convenienze» per le aziende in crisi «ad interrompere i rapporti di lavoro».
(A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2016, 05:00