Bagnasco: creare lavoro e incentivare i consumi, il governo tagli gli sprechi

Bagnasco: creare lavoro e incentivare i consumi, il governo tagli gli sprechi
Contro la crisi necessario incentivare i consumi senza ritornare nella logica perversa del consumismo che divora il consumatore - ha detto oggi il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione al Consiglio episcopale permanente - Ma è altresì indispensabile sostenere in modo incisivo chi crea lavoro e occupazione in Italia, semplificando anche le inutili e dannose burocrazie».



«Se non si velocizzano i processi e non si incentiva, si scoraggia ogni intrapresa vecchia e nuova - dice Bagnasco - Ormai sono passati più di sei anni dall'inizio della grave crisi economica, che chiede un prezzo altissimo al lavoro e all'occupazione. In modo speciale si riversa come una tempesta impietosa sui giovani che restano, come una moltitudine, fuori della porta del lavoro che dà dignità e futuro».



«Il governo tagli sprechi e burocrazia». «Auspichiamo - dice Bagnasco - che il nuovo governo - con la partecipazione convinta e responsabile del Parlamento - riesca a incidere su sprechi e macchinosità istituzionali e burocratiche, ma soprattutto a mettere in movimento la crescita e lo sviluppo, in modo che l'economia e il lavoro creino non solo profitto, ma occupazione reale».



«Famiglia maltrattata dalla politica». «La famiglia è disprezzata sul piano culturale e maltrattata sul piano politico - dice il presidente Cei - Essa è non di rado rappresentata come un capro espiatorio, quasi l'origine dei mali del nostro tempo, anziché il presidio universale di un'umanità migliore e la garanzia di continuità sociale. Non sono le buone leggi che garantiscono la buona convivenza - esse sono necessarie - ma è la famiglia, vivaio naturale di buona umanità e di società giusta» .



«Eutanasia bimbi e aborto gridano vendetta davanti a Dio». «Il bambino oggi è sempre più aggredito: ridotto a materiale organico da trafficare, o a schiavitù, o a spettacolo crudele, o ad arma di guerra, quando non addirittura esposto all'aborto o alla tragica possibilità dell'eutanasia. Ciò grida vendetta al cospetto di Dio».



«Basta contrapposizioni nel mondo del lavoro». «Bisogna ripensare e rimodulare anche la concezione del lavoro: il vecchio schema di dura contrapposizione è superato e rischia di danneggiare i più deboli - dice Bagnasco - È necessario promuovere sempre più una mentalità partecipativa e collaborativa dentro ai luoghi di lavoro, una visione per cui i diversi ruoli sono distinti ma non separati, perché tenuti insieme da un comune senso di appartenenza e di responsabilità verso il proprio lavoro, la famiglia, l'azienda, la società e il Paese».



«La scuola non sia supina davanti alle ideologie». «Nel raduno per la scuola promosso dalla Cei il 10 maggio prossimo in piazza San Pietro con il Papa, davanti a Lui e con Lui - dice il cardinale - riaffermeremo l'urgenza del compito educativo; la sacrosanta libertà dei genitori nell'educare i figli; il grave dovere della società - a tutti i livelli e forme - di non corrompere i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi; il diritto ad una scuola non ideologica e supina alle mode culturali imposte; la preziosità irrinunciabile e il sostegno concreto alla scuola cattolica».



La dittatura del "genere". «La lettura ideologica del "genere" è oggi «na vera dittatura - secondo Bagnasco - che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l'identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei "campi di rieducazione", di "indottrinamento". Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l'esplicita autorizzazione?».



«Revisione dello Statuto». «Se Dio non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà, come ha scritto papa Francesco nel suo Messaggio per la Quaresima 2014, a questo stile divino la Chiesa deve continuamente guardare in quel percorso mai concluso di conversione del suo modo di essere tra gli uomini - afferma Bagnasco - E' con tale spirito che anche noi continueremo il compito di revisione dello Statuto, dopo la prima tappa dell'ultimo Consiglio Permanente di gennaio».



«Visione iperindividualista origine dei mali del mondo». «E' una visione iperindividualista all'origine dei mali del mondo, tanto all'interno delle famiglie quanto nell'economia, nella finanza e nella politica» afferma il presidente della Cei.



«Il 66% dei separati non riesce a comprare beni primari». «Si registrano anche gravi e crescenti difficoltà derivanti purtroppo dalla rottura dei rapporti coniugali, sia a livello occupazionale che abitativo - osserva il cardinale anticipando i dati del Rapporto Caritas 2014, di imminente pubblicazione - Il 66,1% dei separati dichiara di non riuscire a provvedere all'acquisto dei beni di prima necessità. A questi dati di ordine materiale si devono aggiungere quelli di tipo relazionale tra padri e figli: il 68% dichiara che la separazione ha inciso negativamente su tale rapporto».



«Impressionante aumento di italiani ai centri Caritas». «La povertà - dice il Rapporto 2014 della nostra Caritas sulla povertà e l'esclusione sociale in Italia intitolato "False partenze", è in rapido e preoccupante aumento - ha detto Bagnasco - Sembra di essere in prima linea su una trincea più grande di noi, anche se sappiamo che la Chiesa non è chiamata a risolvere tutti i problemi sociali, ma a contribuire al meglio nello spirito di Cristo buon Samaritano. Comunque, gli sforzi delle 220 Caritas diocesane e degli 814 Centri di ascolto monitorati (in tutto sono 2.832) si sono moltiplicati, e le iniziative sono in quattro anni raddoppiate registrando un aumento impressionante di italiani che bussano alla porta, così come di gruppi sociali che fino ad oggi erano estranei al disagio sociale. I fondi diocesani di solidarietà aumentano dell'11%, e gli sportelli, per aiutare la ricerca del lavoro o della casa, sono giunti a 216».
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Marzo 2014, 20:02
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