Lorenzin: "Mangio carne italiana, è più sicura".
Allarme Coldiretti, Chef Rubio: "No alle crociate"

Carni cancerogene? Lorenzin: "Mangio quelle italiane, più sicure"

di Mario Fabbroni
ROMA - «Nessun allarmismo, mangio anch'io la carne: eppure sto ancora allattando i miei figli». Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, scende in campo per difendere la filiera italiana e per sgombrare il campo dalle facili illazioni sulla presunta stretta relazione tra carne rossa lavorata e tumore. I dati contenuti nel report dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) hanno sollevato un vespaio.



«Dico no alle crociate. L'importante è avere consapevolezza di ciò che si mangia: gli insaccati fateveli da voi», tenta di tagliare corto lo Chef Rubio. Ma Assocarni e Confagricoltura non hanno affatto voglia di sottovalutare gli effetti negativi degli studi Oms: «L'Italia è leader nell'Ue per quantità di prodotti con marchio di qualità». Non solo. «L'allarmismo danneggia sia allevatori che consulmatori».



Durissimo Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti: «I falsi studi sulla carne mettono a rischio 180mila posti di lavoro, in un settore chiave del “made in Italy” a tavola, che vale da solo 32 miliardi di euro: un quinto dell'intero agroalimentare tricolore».



«In Italia abbiamo un sistema di lavorazione delle carni di altissimo livello e qualità - aggiunge il ministro Lorenzin -. Noi non utilizziamo molte componenti invece permesse in altre parti del mondo e c'è una grande attenzione alla qualità del prodotto affinchè questo sia il più possibile naturale: ciò li rende anche tra i migliori al mondo. Quindi il segreto è mangiare poco di tutto».



Dieta mediterranea sugli scudi, quindi. «Se c'è una “colpa” nello studio dell'Oms - dice il presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino - è quella di non tenere conto degli stili di vita e delle peculiarità di consumo nei diversi Paesi. Tanto più che in Italia il consumo di carni e salumi è la metà della soglia di rischio indicata dalla stessa Oms».



Invece gli specialisti italiani di tumori ribadiscono la serietà dell'allarme dell'Oms e sostengono che c'è troppa carne rossa sulla tavola degli italiani: il 56% dei connazionali la consuma infatti in media 3-4 volte a settimana, contro le 1-2 volte consigliate. Dice il presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Carmine Pinto: «L'Oms conferma dati che conoscevamo da tempo, ovvero che la presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti è legata ad alcuni tipi di tumore».



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#Carni cancerogene? Il ministro della Salute Lorenzin: "Mangio quelle italiane, più sicure"

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 28 ottobre 2015

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Ottobre 2015, 15:40
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